Lars Von Trier sta scegliendo un lancio particolare, per il suo prossimo film Nymphomaniac: piccoli clip che non lasciano intravedere nulla di quanto davvero sia forte il film, e quanto davvero contenga scene a dir poco oltre la media che siamo abituati a vedere in sala. Anche i character poster la dicono lunga: sono i volti dei protagonisti, colti esattamente nel momento dell’orgasmo.
Nymphomaniac (attenzione al titolo con la grafia esatta che vedete dalla locandina, Nymp()maniac, che riporta un modo di descrivere e indicare i genitali femminili in caratteri tipografici, specialmente nel mondo di internet e delle chat – vi lasciamo immaginare il genere di chat, considerando la particolare tematica del film) porta gradualmente allo scoperto la sua forma: diviso in capitoli, racconta la storia di una donna, attraverso la sua vita, e le sue avventure sessuali.
Il primo clip lo abbiamo visto alcuni mesi fa, e già questo ha lasciato intravedere come il regista danese sia rimasto fedele ad altri suoi titoli: ricordiamo Antichrist, per il quale addirittura si rivolse ad attori pornografici professionisti. Basti considerare che la celebre rivista italiana CIAK lo aveva descritto come “un capolavoro delirante”.
Solo i poster e il primo clip non bastano a far intendere quale sarà il taglio reale del film: non bastano, a loro modo sono “soft”, il che sembra paradossale. Von Trier è riuscito, a quanto pare, persino a creare ansia in Shia LaBeouf (che di certo non è un animo tranquillo, come ricorderete da quanto qui descritto): «Il film è quello che pensi che sia. Lars Von Trier sta facendo un film su quello che fa. Un avvertimento all’inizio della sceneggiatura dice che tutto quello che sarà fatto nel film sarà fatto per davvero. Gli atti illegali saranno filmati in maniera sfocata. Von Trier è pericoloso. Mi fa paura. E sto andando al lavoro adesso, ma sono spaventato», sono state le parole dell’attore in una intervista rilasciata nell’Agosto del 2012.
Realismo massimo. In luogo di questo, Von Trier è addirittura arrivato a postprodurre il film in maniera quantomeno particolare: a prescindere dall’averne girato due versioni, una soft e una più hard, il regista ha deciso di montare in digitale i genitali di attori pornografici, per portare il massimo realismo sul grande schermo.
Chi ha orecchio, li riconoscerà sicuramente: a chiudere il trailer sono i Rammstein, celebre band tedesca di industrial metal, di certo non nuova alla collaborazione con produzione cinematografiche. Diversi loro brani sono stati introdotti nei film xXx, Hellboy – The Golden Army, Resident Evil e Matrix. Un genere di musica che si impone su un taglio particolarmente aggressivo… E la conferma di poca delicatezza la abbiamo nel trailer.
Non renderlo visibile direttamente sul sito, è una scelta derivante dalla stessa limitazione imposta da Youtube: richiede il login e la conferma della maggiore età. Violento, crudo e sessualmente esplicito, per cui invitiamo i nostri lettori a vederlo solamente se realmente pronti per le scene in questo contenute.
Chiudiamo con una nota sulla distribuzione: previsto, secondo le ultime comunicazioni, per la vigilia di Natale in Danimarca, è in realtà ancora buio totale per una eventuale proiezione nelle sale italiane.