Una vita da gatto, recensione in anteprima: divertente ma con poche novità

Una vita da gatto si presenta con la solita situazione già vista: un uomo d’affari troppo preso dal suo lavoro trascura moglie e figli per la carriera. Dimentica i compleanni, non è mai a casa, non ascolta i desideri della figlia undicenne. ‘Qualcosa’ lo spingerà ovviamente a riflettere sulle sue azioni e a redimersi, riconoscendo che nella vita ci sono cose più importanti della propria azienda. Se questa trama potrebbe essere utilizzata per decine di altri film, è il ‘qualcosa’ che lo fa riflettere a rappresentare una simpatica novità. L’uomo, infatti, diventa un gatto. O meglio, la sua coscienza si trasferisce nell’animale domestico che sua figlia tanto desiderava permettendogli di stare con i suoi cari in un modo che mai avrebbe pensato di sperimentare.

Il cast che compone la pellicola non ha bisogno di presentazioni: Kevin Spacey è l’egocentrico Tom Brand, Jennifer Garner è la sua seconda moglie Lara, Robbie Amell è il figlio maggiore David, Christopher Walken è il ‘gattaro’ Felix. Completano il cast Mark Consuelos nei panni del braccio destro-traditore Ian, la piccola Malina Weissman in quelli della graziosa figlia minore Rebecca Brand mentre Cheryl Hines è la prima moglie di Tom, Rebecca. Alla regia Barry Sonnenfeld, che ha all’attivo grandi successi quali la trilogia di Men in Black, Wild Wild West, La Famiglia Addams e la serie tv di Netflix Una serie di sfortunati eventi.

Risulta gradevole l’animazione che consente al gatto di compiere azioni improbabili per un vero animale e acrobazie fuori dal comune: a volte si percepisce la forzatura caricaturale ma in linea di massima l’effetto è sufficientemente naturale. Chi possiede un gatto, infatti, non faticherà a riconoscere nel pelosetto alcuni atteggiamenti tipici del proprio amico a 4 zampe. Ovviamente da una pellicola come questa non si può pretendere una vera profondità o riflessioni sul senso della vita, di conseguenza sarà inutile cercarle. Piuttosto, ci si aspetta divertimento e una storia ‘verosimile’, che arrivi allo spettatore in maniera diretta e gradevole. Ebbene, questi due elementi non mancano di certo e rendono Una vita da gatto un piacevole passatempo. Chi cerca ‘qualcosa in più’ probabilmente resterà deluso, ma va apprezzata la performance degli attori e un’idea che a tutti gli amanti dei gatti sarà passata per la mente almeno una volta nella vita: “Come sarebbe essere un gatto? E se il gatto avesse una coscienza ‘umana’?”.

Il film uscirà nelle sale il 7 dicembre, trovate qui il trailer italiano.

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