Temporary Road – (una) Vita di Franco Battiato – Recensione

E’ stato uno solo il giorno di proiezione in tutta Italia, l’11 Dicembre, per “Temporary road”, il film su Franco Battiato presentato alla trentunesima edizione del Torino Film Festival con  la regia di Giuseppe Pollicelli e Mario Tani e distribuito da Nexo Digital. Il film è il primo progetto cinematografico sulla vita dell’artista siciliano, progetto che lo ritrae seguendolo sia sui palchi del tour di “Apriti Sesamo” sia negli hotel e nelle stanze della sua casa di Milo, alle pendici dell’ Etna.

“Temporary Road. (Una) vita di Franco Battiato”, è una lunga conversazione con il cantautore che racconta le tappe di una straordinaria vicenda artistica e umana e – come spesso succede con i grandi artisti – il percorso esistenziale e quello creativo si sovrappongono al punto da diventare una cosa sola. Il film ripercorre le orme di una carriera, iniziata ormai quasi cinquant’anni fa’, di uno degli artisti più significativi nella musica contemporanea. Il regista Tani ed il giornalista Pollicelli lasciano sostanzialmente che sia la voce del musicista ad esprimersi, a spiegare ciò che ritiene spiegabile e nascondere ciò che deve rimanere esoterico.

Ne esce un ritratto completo e confidenziale, intervallato da preziose immagini di repertorio e da altrettanto suggestive riprese live, il tutto senza mai tradire lo spirito sfuggente ed impenetrabile del musicista siciliano. Il lavoro dei due registi è chiaro, puntuale e lineare e permette allo spettatore di comprendere qualcosa di più, non tanto del processo creativo di Battiato ma della sua vita, o meglio, il suo punto di vista sulla realtà umana. Gli spettatori, con questo documentario, riusciranno ad accostarsi alle profonde riflessioni effettuate dal cantautore, figura tra le più interessanti ed affascinanti della nostra musica, artista innovativo che non ha mai cercato i favori della platea ma che è stato ripagato quasi sempre con attenzione e massima partecipazione dal suo pubblico.

Un evento unico come unico è l’ artista.

Simona Scardino

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