Rithy Panh, L’image manquante – Recensione

Rithy Panh, L'image manquante - Recensione

Il documentarista cambogiano Rithy Panh faceva parte di una famiglia numerosa, suo padre era un insegnate e viveva in una città piena di vita, almeno fino al 17 aprile del 1975. Rithy Panh aveva nove anni quando i Khmer Rossi arrivarono a Phnom Penh, e sconvolsero la sua giovinezza, da allora non fu più un bambino.

Quando le truppe rosse di Pol Pot marciarono sulla capitale cambogiana e imposero il socialismo reale, deportandone gli abitanti e imponendo il loro regime,  ne arrestarono i ricordi e la memoria, lasciarono al loro passaggio solo violenza e ottusità burocratica. In questa rigida realtà, dove costrizione e oppressione la fanno da padrone, ogni libertà umana viene negata o meglio l’ideale di libertà si rovescia nel suo contrario.

Il cinema diventa mezzo e strumento attraverso il quale Rithy Panh racconta la sua storia, che lo vede sopravvivere alla natura, ai suoi persecutori, ai genitori e fratelli, e a tutto il dolore umano possibile. Il documentarista cambogiano trascorre quattro anni della sua vita in questa situazione, sopportando con il suo popolo ogni genere di sopruso. Di quella sopraffazione ci racconta L’image manquante, plasmando statuette di argilla che ritraggono persecutori e vittime, dolore, fame, perdita, ma anche tempi più felici, quelli precedenti alla venuta di Pol Pot. Rithy Panh organizza queste statuine in quadri ricostruendo la memoria e il martirio del suo popolo. Un popolo relegato in un mondo grigio, privato del nome, spogliato di pensieri e ideali e fornito “solo” di cucchiaio, falce e martello sotto una bandiera che riproduceva edifici industriali e campi di riso. L’image manquante, ripercorre i quattro anni del genocidio operato dai Khmer Rossi in Cambogia tra il ’75 e il ’79, il regista mette in scena i suoi ricordi personali contrapposti alle trionfanti immagini d’archivio ufficiali.

Vincitore del premio Un Certain Regard al Festival di Cannes nel 2013, L’image manquante è in nomination anche agli European Film Awards 2013 ed ha ricevuto una nomination all’Oscar 2014 come miglior film straniero. Presentato anche al festival Rendez-vous (a Roma dal 2 al 6 aprile) il film arriverà in autunno nelle sale italiane distribuito da Movies Inspired.

di Valentina Rocchi

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