In concorso all’ultimo Festival di Cannes, Dietro i candelabri (titolo originale Behind the candelabra), è il nuovo film del regista premio Oscar Steven Soderbergh, e racconta la stupefacente storia d’amore omosessuale tra Wladziu Valentino Liberace, il primo vero performer che tra gli anni Cinquanta e Sessanta era sulla cresta dell’onda in tutto il mondo, e Scott Thorson, di 40 anni più giovane.
É il 1977 quando Liberace, all’età di 58 anni, conosce un giovane ed affascinante istruttore di cani di 18 anni, e nonostante la differenza di età e l’appartenenza a due realtà molto diverse, i due diventano amanti per 5 anni.
Artista esuberante e per certi versi eccessivo, Liberace è un impeccabile showman osannato non solo in teatro, in radio e in TV, ma anche e soprattutto a Las Vegas, quando era la stella dell’Hilton, sempre avvolto in pellicce e sfavillanti lustrini e con le dita ricoperte perennemente d’oro. Questo il contesto in cui si consuma la relazione, nata in un teatro a Las Vegas e conclusa con un’amara separazione.
A dare il volto al divo omosessuale, vissuto in un’epoca in cui la cultura gay veniva mascherata dalle menzogne più sfacciate, un Premio Oscar davvero singolare, Michael Douglas e al suo fianco un’altra star d’eccezione, anch’egli vincitore dell’ambita statuetta, Matt Damon.
Due eterosessuali di questo calibro è difficile immaginarli a consumare un amore così ardente, ma il risultato è un film ambizioso, in cui il tema dell’outing viene affrontato in circa 2 ore con temerarietà e successo.
Un convincente e maestrale Michael Douglas, indossando gioielli femminili, parrucche e vestiti stravaganti, misura accuratamente i suoi gesti e i suoi sguardi, per non correre il rischio di fare di Liberace una macchietta. Uno straordinario Matt Damon dai lineamenti da bambino, fragile, affamato di affetto, che per la prima volta viene a contatto con il mondo della ricchezza, e ne rimane affascinato.
Dietro i candelabri mostra un rapporto esclusivo, totalizzante, fatto di dipendenza reciproca e consumato tra coppe di champagne, letti a baldacchino con colonne a tortiglione e vasche da bagno con rubinetti d’oro a forma di cigno.
Scene di sesso insaziabile in cui i due attori, nudi, si baciano, stanno uno sopra l’altro, il tutto in modo assolutamente naturale, tant’è che il fatto che sulla scena ci siano due uomini può passare in secondo piano. Il gioco di seduzione è sobrio e trattenuto, mai caricaturale o forzato, ma questo non basta ad un’America per certi versi troppo bigotta dal punto di vista cinematografico, che ha preferito mandare in onda il film nel maggio scorso direttamente in televisione, sulla HBO, il canale più progressista degli Stati Uniti.
Lo stesso regista ha dichiarato alla stampa: “la storia di Dietro i candelabri era troppo gay per gli studios di Hollywood“, lasciando perplesso il pubblico, che ha invece visto nelle sale I segreti di Brokeback Mountain, ma non ha potuto godersi questa vorace e struggente storia d’amore.
Dietro i candelabri, traduzione letterale ma in questo caso azzecatissima, visto che il protagonista suonava sempre con un candelabro sul pianoforte sfavillante di strass, uscirà in Italia il 5 dicembre, a cura della 01 Distribution.