La Quinta Onda: Recensione del film con Chloë Grace Moretz

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Nel film La Quinta Onda, degli alieni hanno attaccato il nostro pianeta in quattro ondate offensive sempre più mortali che hanno lasciato la maggior parte della popolazione terrestre decimata. In un contesto di paura e diffidenza, dove non ci si può fidare di nessuno, Cassie (Chloë Grace Moretz) è in fuga, alla disperata ricerca del fratellino Sammy. In attesa dell’inevitabile e letale quinta onda, Cassie incontra un giovane misterioso che potrebbe diventare la sua ultima speranza… ma potrà fidarsi di lui?

Ennesimo film tratto da una serie di libri young adult destinati a far battere forte il cuore delle lettrici, La Quinta Onda polverizza quello che di buono c’era nel libro, in uno svolgimento piatto e asettico che lascia lo spettatore inerme davanti ad un susseguirsi di avvenimenti illogici senza alcuna spiegazione. A infastidire anche la poca credibilità dei personaggi: un’eroina che in un mondo dove si fatica a trovare acqua e cibo, è sempre perfetta come fosse uscita da un salone di bellezza. Un belloccio (Alex Roe) che dovrebbe accendere grandi emozioni, ma che fa poco e niente nel film per poter rimanere anche solo impresso nei ricordi (farsi il bagno al fiume non basta!), e una sfilza di “adulti cattivi” inutili e scarsamente malvagi.

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Nel libro, l’autore immagina un’invasione aliena che arriva ad ondate: con la prima viene eliminata l’energia, dopodiché terremoti che distruggono le coste e spazzano via intere città, poi una peste aviaria letale, quindi un’incursione di alieni in corpi umani, il tutto per condurre all’onda finale del titolo. Il romanzo non è un’opera di grande genio, strizza l’occhio a tutto quello che abbiamo già letto e visto (Divergent, Hunger Games, Twilight), scorre veloce, raccontato da tre diverse prospettive che si alternano dando un buon ritmo. Un prodotto nella media ma che funziona, strutturato sui soliti cliché – triangoli amorosi, ragazzi misteriosi, adulti assenti o malvagi, sesso implicito e un po’ di violenza più esplicita – con un paio di idee originali e un personaggio avvincente. Ecco, tutto questo nel film non esiste!

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L’unico scopo di quest’opera pare quello di uniformarsi a un format ormai più che collaudato negli ultimi anni e di sicuro incasso, ossia quello della fantascienza distopica con protagonisti teenager destinati a cambiare il loro mondo affrontando allo stesso tempo un percorso di crescita.

Il target è chiaramente adolescenziale, ma ciò non toglie che a livello di script lo sceneggiatore del film dovesse darsi un po’ più da fare per cercare di strutturare i suoi personaggi, per non farli risultare le solite sagome stereotipate senza anima – il belloccio, l’eroina, ragazzini che diventano soldati, eccetera.

La pellicola, nonostante il budget di tutto rispetto, manca di atmosfera e credibilità; oltre ad avere dei personaggi sterili e, come già detto, una sceneggiatura piatta, ha anche un montaggio sconclusionato che spiazza per i suoi passaggi d’azione confusi. Sorvoliamo sugli effetti speciali…

L’ulteriore danno viene fatto quando al posto delle azioni vengono usati monologhi esplicativi. Il risultato finale rende questo film un tediosissimo prologo a quello che verrà; ma visto il flop in patria, quasi certamente gli altri capitoli non vedranno la luce.

Pellicola noiosa, dove tutto è prevedibile. Non emoziona, non coinvolge… praticamente da dimenticare appena si esce dalla sala.

Per i fan della saga, in occasione dell’uscita nelle sale del film, Mondadori pubblica il secondo volume della trilogia fantascientifica di Rick YanceyLa Quinta Onda – Il mare infinito.

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La Quinta Onda (durata 112 min.), diretto da J Blakeson, sarà al cinema dal 4 febbraio, distribuito da Warner Bros. Italia. Il cast è composto da Chloë Grace Moretz, Liev Schreiber, Maika Monroe, Nick Robinson, Maria Bello, Maggie Siff e Ron Livingston.

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