Il libro della Giungla: recensione del nuovo film Disney

Dopo Alice in Wonderland, Cenerentola e Maleficent, arriva nelle sale Il libro della Giungla, ultima rivisitazione live-action Disney di uno dei suoi grandi classici animati.

Anche se definirlo “live-action” è davvero buffo, dato che tranne il piccolo Mowgli (Neel Sethi), il ragazzo cresciuto dai lupi, tutto il resto è green screen e CGI.

Il Libro della Giungla è un’epica avventura che vede protagonista Mowgli, un cucciolo d’uomo cresciuto da una famiglia di lupi. Mowgli è costretto a lasciare la giungla quando la temibile tigre Shere Khan, sfregiata in passato da un uomo, giura di eliminarlo per evitare che in futuro il ragazzo diventi una minaccia. Costretto ad abbandonare la sua unica casa e la famiglia, Mowgli s’imbarca in un viaggio alla ricerca del villaggio degli umani, guidato dal suo mentore e fedele compagno, la pantera Bagheera. Lungo il cammino, Mowgli conosce lo spensierato e goloso orso Baloo e s’imbatte in creature selvatiche non proprio amichevoli, tra cui il subdolo pitone Kaa e King Louie, il sovrano delle scimmie che tenta di costringere Mowgli a rivelargli il segreto dello sfuggente ma potente fiore rosso: il fuoco.

Il film, girato da Jon Favreau, si avvale di effetti digitali strepitosi e incanta per l’incredibile resa grafica della giungla – cieli, alberi ed erba fotorealistici tanto da sembrare un documentario naturalistico, se non fosse che è ambientato in un mondo in cui ogni animale parla fluentemente.

L’integrazione tra il piccolo protagonista, la giungla e le bestie è eccezionale, con una prospettiva immersiva pienamente sfruttata e singolare. Tutti gli animali sono realizzati alla perfezione, in particolare i cuccioli di lupo, che risultano non solo realistici ma anche adorabili!

Un film per famiglie ben realizzato, ritmato e moderno, con toni che spaziano armoniosamente dal tenebroso all’allegro e grandi scene d’inseguimenti e lotta.

Come in ogni classico Disney, il comparto sonoro è importante: nel classico animato la soundtrack era davvero eccezionale, tant’è che tutt’oggi possiamo canticchiare “Ti bastan poche briciole” per essere seguiti a ruota da chiunque.

In questa nuova versione del racconto viene dato spazio a due interventi musicali che appaiono però forzati, come se il regista fosse stato obbligato a inserirli per rimanere fedele all’originale. Inoltre, in una versione così seria e cupa del racconto stona davvero l’inserimento di scene canterine dei protagonisti. Il brano cantato da King Louie appare addirittura fuori luogo e ridicolo in una scena di tensione in cui il piccolo Mowgli viene rapito dalla tribù delle scimmie.

Il libro della giungla riesce a toccare alcuni temi, come il potere distruttivo dell’uomo e la perdita dell’innocenza, senza mai scordarsi di essere prima di tutto un’avventura per bambini, nonostante i toni un po’ intensi e spaventosi.

Sia nella versione originale che in quella italiana, il cast vocale è composto da star; per citarne alcuni: Scarlett Johansson, Bill Murray, Christopher Walken per la versione inglese e Toni Servillo, Giovanna Mezzogiorno, Neri Marcorè e Giancarlo Magalli in Italia.

Come sempre inutile il 3D, ma oramai sembra obbligatorio far uscire le pellicole nella doppia versione.

Qui potete vedere il trailer italiano del film.

Il libro della Giungla è diretto da Jon Favreau, la sceneggiatura è di Justin Marks, fotografia di Bill Pope, musiche di John Debney. La durata è 105 min. In uscita nelle sale italiane il 14 Aprile 2016.

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