Deadpool – Recensione: Non il supereroe che meritiamo, ma quello di cui abbiamo bisogno

Coerenza e mentalità. È il must degli ultras di tutto il mondo del calcio ma è anche la sintesi perfetta per descrivere Deadpool, l’ultimo cinecomics Marvel ma il primo che prende in giro se stesso, sia nel film che su Twitter.

Deadpool è coerente col personaggio del fumetto, resta quello che è: un antieroe irriverente e con pochi grilli nella testa, un po’ Batman, un po’ Wolverine, un supereroe, ma non chiamatelo così, che si prende delle pause per parlare col pubblico perché come nel fumetto, è talmente autoironico che è l’unico personaggio ad avere la consapevolezza di essere ciò che è in realtà: un personaggio dei fumetti appunto.

Passando a temi squisitamente cinematografici ed abbandonando il lato groupie bisogna dire che l’ora e mezza di film scorre rapidissima grazie all’ironia messa in campo dal primo all’ultimo minuto. I titoli di testa sorprenderanno il pubblico e lo faranno ridere, i titoli di coda sorprenderanno il pubblico e lo faranno ridere.

La narrazione è asimmetrica, perché tutto il personaggio è asimmetrico, confusionario angelico e demoniaco insieme.

Tutto è essenziale nel film, a basso costo sembrerebbe e come dice lo stesso personaggio in una scena della pellicola: non ci sono le super mega esplosioni dei film Marvel, non c’è un cast che vanta premi Oscar e superstar. Di base al film partecipano 8 attori, anzi 7 dato che Colosso è computer grafica, e tutto il film si regge sull’importante interpretazione di Ryan Reynolds, che riscatta appieno Lanterna Verde (e il popolo dei fan spera in una riuscita simile di Ben Affleck che interpreta Batman).

Molto bella anche la colonna sonora.

Tutto è essenziale perché c’è tutto ciò di cui si ha bisogno: l’amico, l’aiutante, un’esilarante donna afroamericana cieca “un po’ come Robin”, la ragazza in pericolo che non è un’attrice/principessa alta e bionda ma una vera e propria bad girl che lavora in uno strip club e faceva la prostituta, i cattivi, un inglese ed una donna muscolosa. Infine gli X-Men che meritano una menzione a parte: sono solo 2 e Deadpool ci scherza, rompendo la quarta parete e commentando il film perché, come dicevamo, il personaggio sa di essere il protagonista di un film, e sono Colosso e Testata Mutante Negasonica. Colosso è russo, freddo ma di animo nobile, Testata Mutante Negasonica (Deadpool ovviamente ironizzerà su questo fantasioso nome) è una teenager un po’ dark ma servizievole ed educata. Questi due X-Men non saranno solo parte dei combattimenti del film, ma saranno espedienti per ulteriori battute comiche.

Deadpool cos’è dunque? È un film comico, splatter e d’azione, tutto insieme. È un prodotto nuovo che prende in giro il genere ma ne entra a far parte prepotentemente. È contemporaneamente buono e cattivo, come il personaggio.

Parafrasando i competitor di Marvel: Deadpool non è il supereroe che meritiamo, ma quello di cui abbiamo bisogno.

Nota a margine (e mini-spoiler): vedrete il cameo dell’anno se andrete a vedere il film. Stan Lee DJ in un locale di spogliarelliste non potete perderlo.

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