Ultimi ciak per L’Apparato Umano di Sorrentino a Napoli: riprese in centro

Il regista premio Oscar gira le scene del suo nuovo film a Napoli, intrecciando la storia di Partenope con l'evoluzione della città dagli anni Cinquanta ai giorni nostri.

Immagine Ultimi ciak per L’Apparato Umano di Sorrentino a Napoli: riprese in centro

Napoli, una città intrisa di storia e bellezza senza tempo, diventa nuovamente il set delle emozioni cinematografiche di Paolo Sorrentino, il regista noto per opere cinematografiche di grande impatto come “La grande bellezza”. L’ambientazione scelta per il suo ultimo progetto è la Galleria Umberto I, già famosa per aver ospitato il famoso personaggio di Fabietto Schisa in “È stata la mano di Dio”. Questa volta, Sorrentino torna a catturare l’essenza della città partenopea per un nuovo film ancora senza titolo definitivo ma con una trama avvolta nel mistero.

Napoli da Film: Paolo Sorrentino Ritorna in centro a Napoli per gli ultimi ciak del Nuovo film L’Apparato Umano

L’intreccio della narrazione è un viaggio attraverso la vita di una donna di nome Partenope e la storia di Napoli, dal decennio dei Cinquanta fino ai giorni attuali. Questo connubio tra storia personale e storica porta il regista a riavvolgere ulteriormente la macchina del tempo, immergendo gli spettatori in un viaggio nella Napoli di un tempo passato.

Dal pomposo funerale ripreso in via Caracciolo, un omaggio all’anno del colera nel 1973, Napoli si sposta ulteriormente indietro nel tempo, tornando agli anni Sessanta. Il cuore di questa ambientazione si trova in via San Carlo, tra il teatro e la Galleria, dove Sorrentino ricostruisce un frammento di vita napoletana durante il periodo di boom economico e contestazioni sociali. Il set brulica di vita, con decine di auto d’epoca che sfilano tra le strade, dal famoso modello Fiat 1100 ai lussuosi coupé, mentre i ragazzi corteggiano le ragazze a bordo delle Vespe.

Sotto il colonnato della Galleria Umberto I, la produzione ha rimosso ogni traccia del presente per far spazio alla ricostruzione autentica del passato. I negozi chiudono temporaneamente, e il “Bar Gatto” prende il posto, trasportando gli spettatori nell’atmosfera di quel periodo. Gli oggetti di scena, dagli abiti ai dettagli dell’arredamento, sono tutti autentici e appartenenti all’epoca, senza necessità di ricostruzioni.

La magia del cinema si fa sentire quando Sorrentino, posizionato nel centro della strada, dà istruzioni agli attori e alla troupe, preparandosi per una scena corale che riporta indietro nel tempo. La città stessa sembra risvegliarsi da un lungo sonno, rivelando come Napoli fosse sessant’anni fa, e suscitando emozioni intense anche tra i curiosi accorsi dietro le transenne del set.

Il dispositivo di circolazione creato per l’occasione, che ha comportato la chiusura temporanea di alcune strade, non ha causato particolari disagi. Napoli è stata il palcoscenico di questo affascinante viaggio nel tempo, con la produzione che ha catturato l’anima della città in ogni scena. Questo nuovo progetto di Sorrentino ha coinvolto anche celebrità del calibro di Stefania Sandrelli, Luisa Ranieri e Silvio Orlando.

La macchina da presa di Sorrentino continua a girare in diverse location, dalla costa di Posillipo a luoghi iconici come la Certosa di San Martino, fino a Capri e Genova. Il regista ha dimostrato ancora una volta di possedere l’abilità di trasformare la storia in emozioni cinematografiche, creando un’esperienza coinvolgente per il pubblico e catturando l’anima di Napoli attraverso le lenti della sua visione artistica.

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