Tommy Lee Jones parla del suo nuovo film: The Homesman

L’attore-regista Tommy Lee Jones ha presentato a Cannes il suo nuovo film, The Homesman, ambientato nella metà dell’800 durante l’espansione verso ovest degli Stati Uniti.
“Non nascondo il fatto che il film parli dell’imperialismo americano a ovest del Mississipi” ha dichiarato ai giornalisti.
“The Homesman iguarda la storia dell’espansione verso ovest; è un modo di mostrare cosa impararono gli scolari americani quando cominciò a diffondersi la dottrina del Destino Manifesto”.
La dottrina del Destino Manifesto era in voga tra i coloni europei negli USA, che credevano di avere un naturale e divino diritto di andare a ovest per occupare le terre, oltre a una superiorità razziale rispetto ai nativi americani. Questo contribuì ad alimentare i conflitti e l’alterazione dell’ambiente.
Il regista non è interessato a catalogarlo come western, preferisce parlarne come di “un film sulla storia Americana”.
A proposito di una scena di un assalto dei nativi (il popolo Pawnee) e degli stereotipi sugli indiani, T.L. Jones dichiara:
“Questo non mi preoccupa. Gli attori sono tutti discendenti degli abitanti dei Pueblo… Sono orgoglioso del fatto che appaiano come Pawnee, e non è una vergogna il fatto che vengano considerati dei potenziali assassini dai personaggi del film. Non volevo alterare la realtà o far diventare uno stereotipo nessuno. Era l’ultima cosa che volevo.”
Nonostante possa apparire come un tipico film americano, ci sono voluti molti sforzi per produrre The Homesman.  È stato possibile iniziare le riprese solo con il contributo della casa di produzione indipendente Europa Corp, diretta da Luc Besson. Il produttore Michael Fitzgerald ha dichiarato: “Non avremmo mai realizzato il film a Hollywood. Senza Luc Besson non saremmo qui”.

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