Tom Cruise, ormai celebre per il suo ruolo del vampiro Lestat de Lioncourt nel cult horror del 1994 “Intervista col vampiro”, ha sorpreso molti fan con la sua decisione di non riprendere il personaggio per un sequel. A rivelare i retroscena di questa scelta è il regista Neil Jordan, che in un’intervista a Variety ha raccontato come il progetto di un secondo film sia stato abbandonato proprio per il “no” deciso di Cruise. Jordan ha spiegato che gli era stata chiesta la sceneggiatura di “The Vampire Lestat”, ma l’assenza di interesse da parte di Cruise ha portato tutto a un nulla di fatto: “Tom non voleva riprendere il ruolo. È stato semplice così.”
Intervista col vampiro 2 non si farà mai
La performance di Cruise accanto a Brad Pitt, che interpretava Louis de Pointe du Lac, rimane iconica per i toni cupi e sensuali del film, fedeli al romanzo di Anne Rice. Il personaggio di Louis, una vedova trasformata in vampiro, rappresentava una figura ambigua e tormentata, resa ancora più complessa dalla relazione con Lestat. Questa dinamica, metà amore e metà manipolazione, è stata uno degli elementi più discussi della pellicola, anche grazie al sottotesto omoerotico che Jordan ha voluto mantenere intatto rispetto al libro di Rice.
Jordan ha affermato di voler preservare fedelmente il lato più intimo e oscuro del romanzo, spiegando: “Volevo solo essere fedele al libro di Anne. Louis è intrappolato con questo compagno, per metà amante e per metà manipolatore. Tutto l’erotismo e i sottintesi sono espressi attraverso il desiderio di sangue, un tema che Anne Rice ha usato come metafora del desiderio e della passione.”
Un successo che ha segnato una generazione
Quando uscì nelle sale, “Intervista col vampiro” incassò oltre 223 milioni di dollari a livello globale, diventando un film di riferimento per il genere horror e segnando il mondo del cinema per le sue atmosfere gotiche e i temi tabù affrontati. Per Neil Jordan, il successo commerciale è stato estremamente gratificante, e la decisione di Cruise ha interrotto il potenziale di un’espansione della storia che avrebbe probabilmente esplorato nuovi aspetti della psicologia dei personaggi.
Cruise e la politica anti-sequel
Negli anni ’90, Tom Cruise evitava accuratamente di accettare sequel, preferendo esplorare ruoli diversi piuttosto che riprendere personaggi già interpretati. Solo più tardi l’attore avrebbe iniziato a sperimentare con i sequel, diventando una figura di spicco della saga di “Mission: Impossible”. Al tempo, però, Lestat rimase una parentesi unica nella sua carriera, arricchendo di mistero e fascino un personaggio che sarebbe potuto tornare in un sequel.
“Intervista col vampiro”: un’eredità indelebile
Il rifiuto di Cruise ha posto fine a un possibile seguito cinematografico, ma la figura di Lestat rimane uno dei ruoli più iconici della sua carriera. “Intervista col vampiro” continua a essere ricordato come un pilastro del cinema horror gotico, con una rappresentazione unica del vampiro non solo come mostro, ma anche come simbolo di desiderio e complessità emotiva.
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