Si è conclusa su ABC la serie The Good Doctor, lasciando i fan con un finale ricco di emozioni e spunti di riflessione. I protagonisti Freddie Highmore, David Shore e Liz Friedman hanno commentato gli eventi salienti dell’ultima puntata, svelando alcuni dettagli dietro le scelte narrative.
The Good Doctor: il finale spiegato dai creatori e da Freddie Highmore
La stagione si è aperta con la drammatica scoperta del cancro terminale di Glassman (Richard Schiff). Claire (Antonia Thomas), invece, è caduta in coma dopo un’infezione. Shaun Murphy (Freddie Highmore) si è trovato così ad affrontare due sfide immense: salvare la vita del suo mentore e della sua migliore amica.
Dopo aver trovato una cura sperimentale per Glassman, il dottor Murphy ha dovuto affrontare il rifiuto di Glassman di sottoporsi al trattamento. Shaun ha quindi deciso di procedere con un piano rischioso per curare Claire, rischiando la sua licenza medica. Glassman, alla fine, ha interviene somministrando lui stesso la cura all’amica.
Un salto nel tempo e un futuro radioso per Shaun
Un salto temporale di 10 anni ci porta a un Shaun primario di chirurgia al St. Bonaventura, impegnato in un TED Talk. Ora ha una famiglia con Lea (Paige Spara) e gestisce la fondazione del dottor Aaron Glassman per la neurodiversità nella medicina.
Le scelte narrative e il messaggio finale
Liz Friedman ha spiegato che inizialmente si era pensato a un finale più lungo, ma a causa della cancellazione della serie dopo sette stagioni, alcuni elementi sono stati condensati.
David Shore ha rivelato che la morte di Glassman non era sempre stata nei piani, ma è sembrata la scelta giusta per concludere la storia in modo significativo, offrendo agli spettatori un epilogo di speranza.
Highmore ha apprezzato la scelta di un salto nel futuro per mostrare la maturazione e l’evoluzione del suo personaggio. L’attore ha sottolineato l’importanza di evitare lo stereotipo del personaggio autistico immutabile, dimostrando invece la capacità di Shaun di crescere e cambiare.
Friedman ha aggiunto che la scelta di Shaun di accettare la decisione di Glassman di non curarsi e di sacrificarsi per salvare Claire rappresenta un momento eroico e coerente con la sua crescita come essere umano.
Shore ha svelato che la decisione di salvare Claire non era stata concepita come scelta di Shaun inziale, ma che Glassman sarebbe comunque intervenuto. La sceneggiatura è stata poi modificata per enfatizzare la crescita di Shaun come essere umano, pronto al sacrificio per chi ama.
Altri dettagli sul finale The Good Doctor
- Il riavvicinamento tra Claire e Kalu è sembrato naturale agli showrunner, convinti che il loro amore fosse presente fin dal pilot.
- L’uscita di scena di Hill Harper, come già accaduto a Kal Penn in Dr. House, è stata dovuta al suo impegno in politica.
- Il finale contiene molti riferimenti al pilot, senza però ricorrere a flashback. Gli showrunner hanno spiegato che si trattava di un modo per mostrare l’evoluzione di Shaun.
- Freddie Highmore ha ammesso di aver provato nostalgia nel tornare sui luoghi del pilot, sottolineando l’importanza di quel set per la storia.
- Il flashforward finale suggerisce che i figli di Shaun e Lea non siano autistici. Il discorso di Shaun ribadisce l’importanza di valutare le persone in base alle loro capacità, non ai loro limiti.
- Liz Friedman ha ipotizzato che Charlie sia ancora al St. Bonaventura, mentre Dom stia lavorando al suo progetto, Jordan potrebbe essere ancora in ospedale e Perez con lei o al San Francisco General. Kalu dovrebbe essere presente in ospedale, data la collaborazione di Claire con Shaun alla fondazione. Reznick e Park potrebbero ancora essere coinvolti con l’ospedale.
Un finale emozionante che ha lasciato i fan con il cuore colmo di gioia e nostalgia per i protagonisti di The Good Doctor.