The Amazing Spider-Man 2 a Roma l’incontro con il cast!

Ieri, domenica 13 aprile, sono giunti a Roma, direttamente dagli States, i protagonisti di “The Amazing Spider-Man 2”, in occasione dell’anteprima del film che si terrà stasera al cinema The Space Moderno in Piazza della Repubblica.

In attesa di sfilare sul red carpet allestito per l’evento, stamattina gli interpreti principali, accompagnati dal regista Marc Webb, hanno concesso una conferenza stampa presso il St.Regis Hotel, a cui MisterMovie non poteva ovviamente mancare.

Presenti all’incontro, oltre al già citato regista, Andrew Garfield (chiamato per la seconda volta a incarnare Peter Parker/Spider-Man), Emma Stone (di nuovo nei panni di Gwen Stacy, grande amore di Peter), Jamie Foxx (impegnato nel doppio ruolo di Max Dillon e del suo alter ego Electro) e Dane DeHaan (anch’egli duplice volto di Harry Osborn, amico d’infanzia del giovane Parker, e del temibile Green Goblin).

Il gruppetto si dimostra affiatato e scherza volentieri (Garfield e Foxx su tutti), tempo di scaldarsi un attimo e subito si parte con le domande.

A Webb viene innanzitutto chiesto quale titoli vorrebbe vedere scritti sui giornali di domani riguardo al film.

“Spider-Man è un eroe tutt’altro che cinico, ma si trova ad affrontare diverse facce del male e questo lo trasformerà. Mi aspetto dei titoli sorprendenti; la saga di Gwen era molto provocatoria per gli anni ’70 e cambiò non solo l’universo dell’Uomo Ragno, ma dei fumetti in generale.”

Sul perché il personaggio abbia così tanto successo, Webb si esprime invece tirando in ballo il fatto che sia “solo un ragazzo, non un miliardario o un alieno, e come tale deve affrontare i problemi quotidiani come pagare l’affitto od occuparsi della sua situazione sentimentale.” Garfield concorda, sostenendo inoltre che il volto interamente coperto dalla maschera “non permette di identificare il colore della pelle. Potrebbe essere bianco, nero, cinese, italiano… questo rende più facile immedesimarsi e immaginare se stessi nel costume.”

Proprio riguardo al costume, Webb ha citato diverse fonti di ispirazione: “mantiene un po’ del tocco classico di Steve Ditko (co-creatore dell’Uomo Ragno N.d.a.), ma ci ha influenzati molto anche la serie Ultimate, scritta da Brian Bandis e disegnata da Mark Bagley.” Per i movimenti dell’eroe, si è molto guardato a Todd McFrlane, che rivoluzionò il personaggio negli anni ’80/’90, e alle sue movenze esagerate. “Abbiamo cercato di mostrare tutta la gioia che prova Peter quando indossa la calzamaglia” ha continuato Webb, passando poi la parola a Garfield, che ha descritto un duplice approccio nei confronti della sua interpretazione fisica: da una parte con un elemento quasi cartoonesco, con dei riferimenti anche a Bugs Bunny, dall’altro “è stato necessario rendere le scena reali dal punto di vista fisico, sottolineando il fatto che si tratti di un uomo normale che fa cose straordinarie; in merito a questo basta pensare a grandi sportivi come Muhammad Alì o Usain Bolt.”

Il regista ed Emma Stone, vestita in un completo di pizzo bianco, si esprimono poi sulla figura di Gwen e sulla relazione tra i due protagonisti.

Webb: “Adoro il romanticismo nei film e credo che il rapporto tra Gwen e Peter sia uno degli elementi più coinvolgenti della pellicola. Emma e Andrew, poi, sono dei grandi improvvisatori, vivono la scena e si nutrono l’uno della performance dell’altro e questo rende la scena ancora più reale, piuttosto che scritta a tavolino.”

Emma Stone ha poi aggiunto: “Gran parte del merito per il risultato finale va a Marc, che ci lascia improvvisare molto, e agli sceneggiatori, che al contempo sono molto protettivi nei confronti della storia tra Peter e Gwen. Una delle ragioni per cui ho accettato questo ruolo è che la relazione tra i due personaggi è bellissima; ha significato molto per me e la speranza e la tragedia che ne scaturiscono sono significativi per il futuro di Peter.”

Jamie Foxx descrive invece il suo lavoro sull’interpretare i “due” ruoli di Max Dillon (perdente cronico, invisibile agli occhi degli altri) e di Electro (simbolo della rivalsa di Max, carico di rabbia e frustrazione):

“È stata una sfida eccitante; qualunque attore sarebbe d’accordo nel dire che è fantastico poter interpretare due ruoli in un unico film, dimostrando il tuo talento nella parte di un perdente e poi come villain. Ci siamo fatti delle grosse risate durante le scene con Max e invece c’erano le scene in cui interpretavo Electro che erano davvero eccitanti… insomma, è stato grandioso interpretare entrambe le parti.”

Dane DeHaan, in riferimento al suo ruolo di Harry Osborn/Goblin, crede che la sfida sia quella di “capire realmente chi sono da sempre questi personaggi. È importante analizzare la fonte originale, ma allo stesso tempo bisogna saperli reinventare in un contesto moderno e inserirli in questo mondo nuovo.”

Immancabile poi la domanda di rito su cosa cambierebbero gli attori nel mondo se avessero i superpoteri dei personaggi che interpretano. Garfield pensa che ci siano fin troppe cose a cui si dovrebbe dare una sistemata, ma sicuramente tra i temi più importanti ci sono il riscaldamento globale e il bullismo nelle scuole, così come il cyber-bullismo. DeHaan ammette che come Goblin potrebbe fare poche cose positive, “ma se fossi un buon Goblin, userei i soldi di Harry e le tecnologie della OsCorp per qualcosa di buono. Le grandi corporazioni, come quella degli Osborn, potrebbero facilmente usare le loro tecnologie per sfamare persone, curarle, invece spesso vengono usate per scopi personali. Se fossi Harry, cambierei semplicemente la rotta della compagnia.” Foxx si limita ad annuire e a sottoscrivere le parole di DeHaan.

Visto che il film parla di eroi, è stato chiesto agli interpreti chi siano i loro eroi personali:

Garfield: “Spider-man, Gandhi, Michael J. Fox, Daniel Day Lewis, Meryl Streep, Gene Wilder… potrei continuare ancora per molto.”

Dane DeHaan: “Philip Seymour Hoffman e James Dean, che ho avuto l’onore di interpretare di recente (nel biografico ‘Life’ N.d.a.).

Tra gli idoli di Jamie Foxx ci sono invece Muhammad Alì, Martin Luther King e Prince (e citando quest’ultimo l’attore si lancia in una sorta di beatbox improvvisato, accennando alcune note di “Kiss” del cantante).

È stato inoltre messo in evidenza il lavoro svolto per ricostruire la camera di Peter: “La stanza è quasi sempre in disordine, proprio perchè Peter è così impegnato a essere Spider-Man da trascurare la sua vita come Peter Parker” ha detto Webb, “abbiamo però voluto mettere molti riferimenti culturali, per aumentare il senso di realtà”. Da citare sono, ad esempio, dei richiami ad Antonioni, amato dal regista americano, o a David Bowie. Anche Garfield ha avuto un ruolo di primo piano nell’allestimento della camera e ha particolarmente apprezzato gli scatti sparsi per la stanza: “Forse non molti li noteranno, ma sono scattati dalla prospettiva di Spidey, da punti inaccessibili ad altri e credo siano fantastici.”

Per quanto riguarda la colonna sonora, composta da Hans Zimmer e i “Magnificent Six” (Pharrell Williams, Johnny Marr degli Smiths e dei Modest Mouse, Michael Einziger degli  Incubus, Junkie XL, Andrew Kawczynski, e Steve Mazzaroritten), Webb si è detto entusiasta:

“Adoro lavorare alla colonna sonora nei miei film e gli artisti coinvolti si sono dimostrati davvero desiderosi di collaborare. Pharrell Williams, in particolare, si è occupato del tema di Electro durante la scena Times Square. Abbiamo girato la scena e intanto Williams ha lavorato alla musica; poi si è presentato con le sue annotazioni e ha dimostrato di aver colto davvero lo spirito del personaggio. Il tema è accompagnato da un testo che rappresenta la vita interiore di Max, i suoi pensieri. Per dare importanza alla musica abbiamo dovuto rimontare la sequenza.”

D’altronde Webb ha iniziato la sua carriera girando videoclip e non riesce a immaginare una scena senza musica, confessando che gli piacerebbe tornare a girare video, “è un lavoro che mi manca.”

Sul futuro di Spider-Man, il regista lascia qualche commento sui Sinistri Sei: “abbiamo scoperto che esistono dei personaggi che oltre a piacere ai fan, sono molto interessanti da raccontare anche per noi. I Sinistri Sei o Venom sono delle vere icone ed è naturale che facciano la loro apparizione quando si lavora a un progetto del genere. Quindi sì, Peter Parker avrà un futuro abbastanza impegnato.”

Le notizie e le dichiarazioni rilasciate dal regista e dal cast sono succulente e hanno aiutato a inoltrarsi ancora più in profondità nel lavoro svolto da tutti loro.

“The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro” uscirà ufficialmente in Italia il 23 aprile; pubblicheremo a breve la recensione per condividere con voi la nostra opinione sull’ultima fatica di Webb & Co.

Link adv