Dopo oltre un secolo di speculazioni e teorie, il leggendario enigma di Jack lo Squartatore potrebbe essere finalmente risolto. Un test del DNA al 100% avrebbe infatti identificato l’assassino di Whitechapel: si tratterebbe di Aaron Kosminski, un immigrato polacco che lavorava come barbiere nelle stesse strade di Londra dove, nel 1888, cinque donne furono brutalmente assassinate.
Jack lo Squartatore è Aaron Kosminski: il sospettato di sempre, ora con prove concrete
Kosminski è stato per decenni uno dei principali sospettati, ma nessuna prova definitiva lo aveva mai inchiodato. Ora, però, lo storico Russell Edwards afferma di avere in mano l’evidenza che cambia tutto. La svolta è arrivata da un fazzoletto macchiato di sangue, appartenuto a Catherine Eddowes, una delle vittime, e analizzato grazie a un campione di DNA di un discendente di Kosminski.
Il risultato è stato sorprendente: una corrispondenza genetica del 100%, che secondo Edwards rappresenta una prova inconfutabile della colpevolezza di Kosminski.
Verso un riconoscimento legale di Jack lo Squartatore
Forte di questa scoperta, Edwards ha avviato una richiesta formale alle autorità britanniche affinché Jack lo Squartatore venga ufficialmente identificato nei registri storici come Aaron Kosminski. Se la richiesta verrà accolta, sarà la prima volta nella storia che il celebre serial killer sarà riconosciuto legalmente con un nome e un volto.
I discendenti sia della vittima che del sospettato supportano questa iniziativa, ritenendola un atto di giustizia, seppur con 137 anni di ritardo. Tuttavia, rimane un interrogativo: un tribunale può davvero emettere una sentenza su un uomo morto da oltre un secolo?
La questione è ancora aperta, ma una cosa è certa: il mito di Jack lo Squartatore potrebbe presto lasciare spazio alla verità storica.