Dopo esserci stati presentati negli eventi che precedettero la formazione del leggendario equipaggio dell’Enterprise, in Star Trek 3, secondo quanto riferito dal regista e sceneggiatore Roberto Orci, sarà molto più vicino alla serie TV originale, indirizzando i personaggi verso la famosa missione della durata di 5 anni, protagonista della serie televisiva.
Dopo le affermazioni di Orci, a parlare è Zachary Quinto, che in Star Trek 3 riprenderà il ruolo dell’immancabile Spock. Quinto, di fronte al pubblico del Television Critics Press Tour, ha rafforzato quanto detto dal regista, dichiarando:
Credo che la missione quinquennale farà parte del prossimo film in qualche modo… Si sta avvicinando il cinquantesimo anniversario di una delle serie fantascientifiche più iconiche nella storia dell’intrattenimento, perciò credo sia naturale una storia ininterrotta. Credo però che percepiremo una sorta di evoluzione in questi personaggi che ha cominciato a farsi strada nei primi film.
La “missione quinquennale” fa riferimento al monologo d’apertura letto dal Capitano Kirk (interpretato da William Shatner) all’inizio della serie televisiva originale, il quale recita: “Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all’esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare laddove nessun uomo è mai giunto prima.”
Orci ha già rivelato che l’obiettivo è quello di portare l’equipaggio nello “spazio profondo” e Quinto ha riferito a riguardo:
Bob [Orci] è un vero e proprio purista riguardo l’universo di Star Trek, così alcune volte ho parlato con lui delle sue idee e sono davvero eccitato di poter far parte del suo debutto alla regia di un lungometraggio.
Quinto ha poi confessato che il franchise sarà diverso senza J.J. Abrams (ora alla guida di Star Wars VII), ma sostiene pienamente la scelta di Orci come sostituto.
Roberto OrciSarà un mondo differente senza J.J. [Abrams] tutti i giorni sul set, ma questa è una famiglia e Bob ne è una parte essenziale e noi siamo tutti eccitati all’idea di vedere cosa accadrà. Lo script è stato rafforzato, rifinito e terminato e immagino che il telefono squillerà tra qualche mese per farci sapere quando inizierà la produzione.
Zachary Quinto sembra quindi fiducioso delle abilità di Orci ed è probabile che lo sia anche la Paramount, dopotutto si tratta di affidare un franchise come quello di Star Trek a un regista esordiente. Orci ha dalla sua una grossa esperienza nel campo della sceneggiatura, rafforzata dall’aver realizzato gli script per i primi due Star Trek di Abrams. L’autore si è occupato anche dello script di questo capitolo, collaborando con John D. Payne e Patrick McKay, altri due esordienti che hanno alle spalle solo la sceneggiatura del remake di Flash Gordon (qui l’articolo sul remake), ancora in attesa del via libera.
A convincere la Paramount, probabilmente, è stato l’amore per la serie trasmesso dalle parole di Orci, che ha dichiarato:
Se sono abbastanza fortunato e la Paramount adorerà lo script e andremo avanti, sarà perché ho amato Star Trek per così tanto tempo. Aver visto, inoltre, uno dei migliori registi del business dirigere già due film e averli visti anche nei panni del produttore, mi permette di capire quali saranno le sfide e quale sarà la parte divertente. Se siamo abbastanza fortunati e le cose andranno bene, allora inizierò a sentire la pressione. Una volta che succederà veramente, sarà come “Oh, mio dio. Il cinquantesimo anniversario! Cavolo!” Da sceneggiatore, sento la pressione nel tornare a scrivere per questo franchise. La sento per ciò che riguarda la storia. Non posso parlare per Payne e McKay, ma sembra che si stiano divertendo. Non sembrano nervosi rispetto a me, ma forse sono solo bravi a nasconderlo.
Star Trek 3, diretto da Roberto Orci, che ha annunciato che non collaborerà a The Amazing Spider-Man 3 (qui l’articolo sul nebuloso futuro dell’Arrampicamuri), è atteso nei cinema per il 2016. Il film arriverà probabilmente verso la fine dell’anno, di modo da evitare il conflitto diretto con Star Wars VII, nelle sale a dicembre 2015. Dopotutto, i primi due film di Star Trek, nonostante i buoni incassi, non hanno di certo fatto gridare al miracolo. Ciò riguarda soprattutto il secondo capitolo, che ha accumulato 467 milioni di dollari in tutto il mondo, con un budget di190 milioni. Considerando che Into Darkness – Star Trek ha avuto dalla sua anche il sovrapprezzo del 3D, gli 82 milioni guadagnati in più rispetto al primo capitolo non sono certo incoraggianti.
Eppure la Paramount continua a crederci, almeno fino a questo nuovo Star Trek, per cui crediamo sarà necessario un bel jackpot per assicurare il futuro del franchise.
Tra i progetti in produzione di Zachary Quinto troviamo l’avventuroso Passage to Mars, in cui presterà la propria voce, e Agent 47, seconda trasposizione della serie videoludica Hitman (qui l’articolo).