Spiegazione del finale di Woman of the Hour di Netflix

Spiegazione del finale di Woman of the Hour: un ritratto inquietante della follia.

Immagine Spiegazione del finale di Woman of the Hour di Netflix

Netflix ha recentemente rilasciato “Woman of the Hour”, un thriller che ripercorre le orme di Rodney Alcala, uno dei serial killer più spietati della storia. Il film, basato su fatti realmente accaduti, ci offre uno sguardo agghiacciante sulla mente di un assassino e sulla vita delle sue vittime.

La trama ruota attorno ad Amy, una giovane donna che incrocia il cammino di Alcala, un uomo apparentemente affascinante che nasconde una natura oscura. La loro storia, raccontata attraverso un crescendo di tensione, culmina in un brutale agguato.

Quanto è vera la storia di Woman of the Hour?

Il film, pur prendendo spunto da eventi reali, introduce alcune licenze artistiche. Il personaggio di Amy, ad esempio, è una sorta di amalgama di diverse vittime di Alcala. Il caso più simile a quello rappresentato nel film è quello di Monique Hoyt, una quindicenne che riuscì a sfuggire all’assassino dopo essere stata brutalmente aggredita.

Un finale agghiacciante

Il finale di “Woman of the Hour” è particolarmente scioccante. Dopo essere sfuggita alla morte per un pelo, Amy sembra finalmente libera. Tuttavia, il film ci ricorda che la storia di Alcala è ben lungi dall’essere conclusa. L’assassino, infatti, continua a mietere vittime anche dopo gli eventi narrati nel film.

La verità dietro i titoli di coda di Woman of the Hour

I titoli di coda rivelano dettagli inquietanti sulla vita di Alcala e sulle sue vittime. Scopriamo che l’assassino è stato in grado di eludere la giustizia per anni, grazie anche all’aiuto della madre che ha pagato la sua cauzione. Inoltre, veniamo a conoscenza di altri due omicidi commessi da Alcala dopo gli eventi del film, tra cui quello della dodicenne Robin Samsoe.

Un ritratto inquietante della follia

“Woman of the Hour” è un film che turba profondamente lo spettatore, offrendo un ritratto crudo e realistico della mente di un serial killer. La pellicola non solo racconta la storia di una vittima, ma ci invita a riflettere sulla natura del male e sulla fragilità della vita umana.

Fonte: mirror
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