Some Prefer Cake 2014: il programma del film festival LGBT di Bologna

Parlare di cinema a tutto tondo non significa solamente occuparsi di festival notoriamente conosciuti, come quelli di Venezia e Cannes, ma anche di eventi considerati erroneamente “minori” e “di nicchia”. Tra di essi il Bologna Lesbian Film Festival – Some Prefer Cake, che ogni anno offre al pubblico un’ampia panoramica del cinema lesbico nel mondo e che quest’anno giunge all’ottava edizione. Il Some Prefer Cake si svolgerà infatti nel Nuovo Cinema Nosadella di Bolognada mercoledi 17 a domenica 21 settembre e proporrà una vastissima produzione cinematografica indipendente: una sorta di piccolo specchio sul mondo LGBT che molto spesso, soprattutto in Italia, rimane perlopiù in sordina.

Il volto dell’edizione del 2014 sarà quello di Ruby Rose, modella australiana, VJ per MTV e presentatrice televisiva, dichiaratamente lesbica dall’età di 12 anni, da sempre attiva contro l’omofobia ed il bullismo: scelta assolutamente perfetta, modello di autodeterminazione e sicurezza di sé, caratteristiche che purtroppo molte lesbiche italiane faticano ancora ad attribuirsi per paura di esporsi e vivere serenamente la propria sessualità.

Poster ufficiale SPC 2014, ft. Ruby Rose

Quest’anno il festival sarà inoltre dedicato ad Audre Lorde, poetessa e scrittrice statunitense, che ricordiamo non solo per le sue opere (due delle quali, “Così riscrivo il mio nome” e “Sorella Outsider“, tradotte per la prima volta in italiano, verranno presentate il 18 e il 20 settembre all’interno del festival), ma anche e soprattutto per la sua costante lotta nella difesa dei diritti delle donne e degli omosessuali. E sono ovviamente le donne al centro del vastissimo programma del Some Prefer Cake, con diverse biopic che presenteranno al pubblico uno splendido collage di lesbiche e personalità uniche che hanno indubbiamente influenzato le idee e la cultura LGBT degli ultimi anni, tra cui Bernice Bing, pittrice cino-americana, Alice Walker, scrittrice afroamericana, Violette Leduc, scrittrice francese e molte altre.

Léa Seydoux in “Les Adieux à la Reine”

Tra i lungometraggi in programma troviamo invece “Broken Gardenias“, che ci regalerà, tra un sorriso e l’altro, la storia di due ragazze che si salveranno la vita a vicenda, “Of Girls and Horses“, ritratto dell’amore adolescenziale e delle prime esperienze omosessuali, e “Les Adieux à la Reine“, le cui interpreti principali saranno Diane Kruger, nel ruolo di Maria Antonietta, e Léa Seydoux, la cui interpretazione più discussa è stata sicuramente quella di Emma ne “La vita di Adele“, film a tematica lesbica del 2013 ispirato al romanzo a fumetti “Il blu è un colore caldo“, di Julie Maroh. Ed è proprio quest’ultimo ad ispirare la parodia “Vagina is the Warmest Color“, cortometraggio diretto da Anna Margarita Albelo che verrà proiettato venerdì 19. Per quanto riguarda i documentari, uno dei temi più forti ed attuali è sicuramente quello della violenza sulle donne, trattato in “Kung Fu Grandma“, diretto da Jeong-One Park.

Scena del documentario “Kung Fu Grandma”

A livello di orari, il festival si articolerà nel modo seguente: mercoledì dalle 18, giovedì dalle 16, venerdì dalle 14 e sabato e domenica dalle 12. Tutte le sere le proiezioni termineranno all’incirca intorno alla mezzanotte. I biglietti possono essere acquistati sia per i singoli cicli di proiezioni (5€ l’uno), sia giornalieri (15€ mercoledì e giovedì, 20€ venerdì, sabato e domenica), sia cumulativi per l’ingresso a tutte le proiezioni (60€ ingresso standard, 80€ sostenitori).

Insomma, il programma è vasto e ce ne sarà sicuramente per tutti i gusti: non resta che partecipare, in compagnia di Mister Movie, press partner della manifestazione.

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