La stanza 237 è uno degli elementi più inquietanti del romanzo Shining di Stephen King e del suo adattamento cinematografico diretto da Stanley Kubrick nel 1980. È qui che il protagonista Danny Torrance affronta una delle sue esperienze più terrificanti con il fantasma di una donna morta, un incontro che segna profondamente la narrazione. La stanza, ricca di significati simbolici, è diventata iconica per i fan dell’horror, grazie anche alla sua menzione nel sequel, Doctor Sleep.
Un luogo simbolico e il suo legame con l’Overlook Hotel
La stanza 237 è la sede di uno dei momenti più agghiaccianti della storia, sia nel libro che nel film. Nel romanzo, in realtà, King usa il numero 217, ma Kubrick cambiò il numero a 237 per via delle richieste del Timberline Lodge, l’hotel reale utilizzato per le riprese esterne del film, che temeva una diminuzione delle prenotazioni per la stanza 217.
Questo cambiamento non ha influito sull’inquietudine legata alla stanza, anzi, ha contribuito ad alimentare il fascino macabro che la circonda. In effetti, molti visitatori chiedono ancora oggi di soggiornare nella stanza 217, ribattezzata nel The Stanley Hotel come “La Suite di Stephen King”.
Chi è il fantasma nella stanza 237?
Il fantasma che abita la stanza è Lorraine Massey, una donna che si suicidò nella vasca da bagno dopo essere stata abbandonata dal suo giovane amante. La sua tragica storia è raccontata attraverso vari passaggi nel romanzo, dipingendola come una figura che rappresenta disperazione e rabbia. Massey, nei panni di una donna che ha perso la speranza, diventa un’entità mostruosa, destinata a perseguitare chiunque osi entrare nella sua stanza.
Nell’adattamento cinematografico, Kubrick rappresenta la trasformazione di Lorraine da una giovane e bella donna in un cadavere in decomposizione, un’immagine che contribuisce a intensificare il terrore visivo del film.
Il significato psicologico della stanza 237
La stanza 237 non è solo un luogo infestato, ma rappresenta simbolicamente anche le paure e le ansie profonde dei personaggi, in particolare quelle di Danny Torrance. Il piccolo Danny è attirato dalla curiosità, ma finisce per essere aggredito dal fantasma, un momento che segna l’inizio del confronto tra innocenza e malvagità che permea tutto The Shining.
Anche Jack Torrance, il padre di Danny, viene attirato nella stanza, dove si trova faccia a faccia con il terrore. Kubrick arricchisce la scena con una suspense crescente, supportata da una colonna sonora minacciosa e un’inquietante tensione visiva, creando uno dei momenti più memorabili della storia del cinema horror.
La stanza 237 in Doctor Sleep
Nel sequel, Doctor Sleep, la stanza 237 continua a giocare un ruolo importante. Danny, ormai adulto, deve affrontare nuovamente i fantasmi dell’Overlook, inclusa Lorraine Massey, che lo perseguita nella sua nuova vita. Con l’aiuto del fantasma di Dick Hallorann, Danny impara a “imprigionare” i fantasmi in una scatola mentale, un processo simbolico che rappresenta la sua capacità di superare il trauma.
Tuttavia, anche nel sequel, la presenza della stanza e dei suoi fantasmi, tra cui Massey, continua a incombere sulla vita di Danny, dimostrando quanto profondamente l’Overlook abbia segnato la sua esistenza.
Il simbolismo della stanza 237 e la sua eredità nell’horror
La stanza 237 rappresenta un tema centrale nelle opere di Stephen King: l’idea che anche le tragedie più banali e quotidiane possano trasformarsi in orrori indicibili. Lorraine Massey non è un personaggio particolarmente malvagio o sovrannaturale, ma una donna normale che ha subito una fine tragica, diventando però un simbolo di corruzione e morte. Questo riflette una delle caratteristiche più potenti della narrativa di King: la trasformazione del quotidiano in incubo.
The Shining e il suo sequel, Doctor Sleep, sono disponibili in streaming rispettivamente su Max e Paramount+. Per rimanere aggiornati su altri articoli e approfondimenti su The Shining e il mondo di Stephen King, continuate a seguire Mister Movie!