Rai 1 ripropone “Alfredino – Una storia italiana”, la miniserie che rievoca la tragedia di Vermicino, uno degli eventi di cronaca più commoventi degli ultimi decenni. Dopo tre anni dalla sua prima messa in onda su Sky Cinema, la serie diretta da Marco Pontecorvo riporta in vita la tragica storia di Alfredo Rampi, il bambino di sei anni che nel giugno del 1981 cadde accidentalmente in un pozzo artesiano a Vermicino, sconvolgendo l’intera nazione.
Serie tv Alfredino – Una Storia Italiana: La Tragedia di Vermicino Torna su Rai 1
A quarant’anni dall’incidente, Sky Original ha prodotto una fiction, trasmessa su Sky Cinema e NOW, che racconta questa drammatica storia. Questo evento tragico ha avuto un impatto significativo, dando impulso alla creazione della Protezione Civile come la conosciamo oggi e alla nascita del Centro Alfredo Rampi.
Le quattro puntate della miniserie riaccendono i riflettori su un dramma che ha segnato profondamente l’Italia, realizzate in collaborazione con il Centro Alfredo Rampi, fondato dai genitori del bambino per promuovere la sicurezza e il soccorso nelle emergenze. Gli appuntamenti sono previsti per martedì 11 e mercoledì 12 giugno, alle 21:30 su Rai 1.
Nel cuore della campagna di Vermicino, una tranquilla frazione vicino Roma, si svolge una tragedia che colpisce profondamente l’Italia. Nel giugno del 1981, il piccolo Alfredino Rampi scompare misteriosamente mentre va dai nonni attraverso i campi. I genitori, Franca e Ferdinando, insieme agli abitanti del posto, iniziano una disperata ricerca. Si scopre che Alfredino è caduto in un pozzo artesiano, dando inizio a una mobilitazione imponente.
Le operazioni di salvataggio catturano l’attenzione dei media nazionali, trasformando i tentativi di salvare il bambino nella prima trasmissione televisiva italiana in diretta continua. Anche il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, interviene sul luogo. Dopo tre giorni, però, arriva la tragica scoperta: il bambino non ce l’ha fatta.Le quattro puntate della miniserie sono un ritratto accurato degli eventi reali, basate sulle testimonianze di chi ha vissuto quei momenti tragici.
Gli attori, tutti eccezionali, interpretano un copione che si fonda principalmente su queste testimonianze, garantendo un’aderenza filologica ai fatti. La figura di Alfredino, pur essendo centrale, non appare quasi mai direttamente, sottolineando invece la presenza simbolica del pozzo artesiano, che diventa una metafora dell’Italia degli anni ’70, segnata da crisi politiche, scandali e corruzione.
Grande importanza viene data alle conseguenze della tragedia, in particolare all’impegno dei genitori di Alfredino, Franca e Ferdinando Rampi, che, con generosità e altruismo, hanno lottato per migliorare il Paese, nonostante non sia riuscito a salvare il loro figlio. Grazie al loro impegno, oggi possiamo contare sulla Protezione Civile e sul Centro Alfredo Rampi, un’eredità preziosa nata dal dramma di Vermicino.
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