Sebastian Stan ha un messaggio chiaro per chiunque voglia farsi un’idea più autentica di Donald Trump: vedere il nuovo film The Apprentice, in cui interpreta il controverso imprenditore divenuto politico. L’attore, ora 42enne, ritiene che il film possa offrire una prospettiva unica e intima per comprendere meglio l’uomo che potrebbe, ancora una volta, raggiungere la Casa Bianca a seconda dell’esito delle imminenti elezioni presidenziali.
Sebastian Stan Invita a un “Viaggio Esperienziale” con The Apprentice
Durante una recente intervista nel podcast Awards Chatter di Hollywood Reporter, Stan ha spiegato che, mentre le persone conoscono i fatti su Trump, spesso mancano di una vera “esperienza” che permetta di capire realmente da dove provenga il suo carattere. “Tutti abbiamo sentito informazioni, ma non le viviamo,” ha dichiarato l’attore. Per lui, il film rappresenta proprio questo: un’immersione di due ore accanto a Trump, che permette di percepire le sue ambizioni, il suo passato, e di chiedersi in modo critico, “Ti fidi di quest’uomo?”
Stan descrive il protagonista come “un ometto paranoico e spaventato”, che cerca in ogni modo di entrare a far parte della cerchia esclusiva di Manhattan, più interessato al prestigio personale che ai problemi della gente comune. “Non gli importa della tua situazione. Deve arrivarci prima,” aggiunge l’attore, sottolineando come il film rappresenti una dura riflessione sul personaggio.
Trump degli Anni ’70: Ambizione e Manipolazione Sotto la Guida di Roy Cohn
The Apprentice si concentra sugli anni ’70, un periodo in cui Trump inizia ad affermarsi come una figura di potere e influenza, sostenuto dall’avvocato Roy Cohn, noto per il suo stile aggressivo e manipolatorio. Accanto a Stan, nel film troviamo anche Maria Bakalova e Jeremy Strong, che completano il cast in questo ritratto di una figura pubblica che avrebbe influenzato la politica e la società americana per i decenni successivi.
Nonostante le recensioni positive, The Apprentice non è stato esente da critiche. Alcuni spettatori hanno accusato il film di travisare intenzionalmente l’immagine di Trump, ma Stan ha prontamente respinto queste accuse. Per lui, il problema non è tanto il contenuto del film, quanto la nostra società che si aggrappa a una realtà distorta.
Stan Sottolinea il Problema della “Negazione della Realtà”
Stan ha espresso preoccupazione per il livello di confusione e negazione della realtà che secondo lui affligge la società attuale, in gran parte attribuibile alla capacità di Trump di “confondere tutto”. “È tutto documentato negli ultimi 30, 40 anni,” ha affermato, alludendo al fatto che la verità su Trump e la sua storia siano alla portata di chiunque voglia cercarle. “Se ci tieni davvero, puoi ancora trovarla.”
Per Stan, quindi, The Apprentice non è solo un film su un uomo controverso, ma anche un invito a riflettere su come ognuno di noi interpreta e affronta la verità in un’epoca di disinformazione e divisione.
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