Per Daniel Radcliffe è stato il punto di svolta della carriera, quel momento in cui la vita prende una piega inaspettata e completamente differente. Un po’ come il personaggio di Wolverine per Hugh Jackman o quello di 007 per Daniel Craig, Daniel Radcliffe deve tutto a quel provino in cui gli hanno detto ‘Sì’ e lo hanno fatto diventare Harry Potter davanti al mondo intero. Ma la storia sarebbe potuta essere ben diversa. Che volto avrebbe potuto avere il maghetto che ha appassionato ogni angolo della Terra e che ha fatto la fortuna di J. K. Rowling?
L’altro candidato speciale che ha svolto il provino per ricoprire quello stesso ruolo è Nicholas Hoult, come rivelato dal diretto interessato in un’intervista rilasciata a Vanity Fair:
“Sì, feci il provino. E non andò bene visto che non mi hanno preso. Ricordo che mi avevano fatto indossare un paio di occhiali da vista per il provino. A posteriori, sono contento che sia andata così: ho avuto il tempo di lavorare ad altri film diversi tra loro e, soprattutto, di avere una vita normale.”
Nessun rammarico quindi, nessuna sensazione di ‘aver perso un’occasione’. D’altronde Nicholas Hoult ha partecipato a film di successo quali About a boy, Mad Max: Fury Road, X-Men ed Equals; titoli che lasciano ben poco spazio ai rimpianti. Senza contare che l’attore ama fare cose diverse, come ha specificato nel corso della stessa intervista:
“Cerco di fare cose diverse, altrimenti mi annoierei. Fare film come Mad Max in cui ho la testa rasata e sono irriconoscibile aiuta ad aggirare il problema.”
Questione risolta quindi: a Radcliffe è toccato Harry Potter e a Hoult un percorso più tortuoso. Ma d’altronde, contenti loro contenti tutti…