Il Festival della Canzone Italiana continua a essere al centro di un acceso dibattito legale. La Rai ha deciso di fare ricorso contro la sentenza emessa dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), che aveva dichiarato illegittimo l’affidamento diretto dell’organizzazione della manifestazione alla televisione pubblica da parte del Comune di Sanremo per il biennio 2024-2025. Sebbene la sentenza non metta a rischio l’edizione in corso (che sarà affidata a Carlo Conti), il TAR ha stabilito che, a partire dal 2026, dovrà esserci una gara aperta agli operatori del settore per l’organizzazione futura dell’evento.
La Sentenza del TAR, Sanremo 2026 non sarà in Rai?
Il TAR, pur non mettendo in discussione l’organizzazione dell’edizione 2024 del Festival, ha ritenuto irregolari le delibere con le quali il Comune di Sanremo aveva concesso alla Rai l’uso esclusivo del marchio Festival della Canzone Italiana e la gestione di alcuni servizi legati all’evento. Una decisione che ha scatenato la reazione immediata di Viale Mazzini, la sede centrale della Rai, che ha prontamente affermato che niente cambierà per l’edizione 2024. La Rai ha ribadito che il Festival resterà sotto la sua gestione, senza alcun rischio che terzi possano prendere in mano l’organizzazione, almeno per quest’anno.
La Risposta della Rai: Un Ricorso per La Legittimità delle Delibere
Nonostante la sentenza, la Rai ha deciso di fare ricorso per far accertare la legittimità delle delibere comunali che le avevano concesso l’uso esclusivo del marchio. La televisione pubblica sottolinea che, come riconosciuto dallo stesso TAR, nessun altro al di fuori di Rai può organizzare il Festival nella sua versione attuale, con i diritti esclusivi di gestione che spetterebbero a quest’ultima. La Rai, quindi, punta a far valere la propria posizione legale riguardo al Festival e a garantire che il suo status di organizzatore esclusivo non venga messo in discussione in futuro, almeno per quanto riguarda la sua forma attuale.
La Prospettiva per il Futuro: Gara Pubblica dal 2026?
La sentenza del TAR, pur confermando che la Rai rimarrà l’organizzatore del Festival per il 2024 e 2025, ha aperto la strada a una possibile revisione del processo di assegnazione dell’organizzazione a partire dal 2026. L’indicazione del tribunale è chiara: sarà necessario procedere con una gara aperta, che coinvolga diversi operatori del settore e non riservi più la gestione esclusiva alla Rai. Questo scenario potrebbe cambiare radicalmente il volto del Festival nei prossimi anni, portando nuovi protagonisti e idee creative.
Le Conseguenze Legali e Politiche
L’andamento del ricorso della Rai potrebbe influire non solo sulla gestione futura del Festival, ma anche sulle dinamiche politiche e culturali che ruotano attorno alla manifestazione. Il Festival di Sanremo è da sempre uno degli eventi televisivi più seguiti e discussi in Italia, e la sua organizzazione non riguarda solo questioni tecniche, ma anche il panorama mediatico e culturale nazionale. Resta da vedere se la Rai riuscirà a mantenere la sua posizione dominante o se si apriranno nuove opportunità per altri soggetti nel futuro.