Ieri, lunedì 2 ottobre, alle ore 17 circa, il regista Sebastiano Riso è stato aggredito nell’androne di casa sua.
La sua unica colpa? Aver affrontato la tematica omosessuale nella sua ultima pellicola.
Ecco le tristi parole del regista:
“Sul viso, nello stomaco e all’altezza dello sterno. Ieri sono stato colpito tre volte, e tre volte mi sento attaccato: come omosessuale, come regista e come persona. Come omosessuale perché, mentre mi colpivano, mi rivolgevano insulti omofobi. Come regista e come persona perché quegli insulti facevano riferimento a tematiche affrontate nel mio ultimo film, come la possibilità per le coppie gay di formare una propria famiglia, e perché la violenza è stata esercitata contro la mia inclinazione a esprimere me stesso anche e soprattutto attraverso il mio lavoro. Nonostante la paura e la rabbia, che ancora provo a distanza di qualche ora, sono sicuro che continuerò a farlo, come e più di prima”.
Gli aggressori, due uomini, durante il pestaggio lo hanno offeso con insulti omofobi, spunti dal suo film Una famiglia nelle sale dal 28 settembre.
All’ospedale, a Sebastiano Riso è stata riscontrata una contusione della parete toracica addominale e un trauma della regione zigomatica con edema alla cornea, con una prognosi di 10 giorni.
E meno male che siamo nel 2017…