Ridley Scott ha recentemente espresso il suo disappunto riguardo ai sequel dei suoi classici di fantascienza, “Alien” e “Blade Runner”, sottolineando che non gli è stato mai chiesto o dato il controllo su queste produzioni. L’iconico regista, 86enne, ha dichiarato a Vanity Fair di non essere stato contento quando le società hanno deciso di proseguire con sequel senza coinvolgerlo direttamente.
Scott ha enfatizzato che, nonostante sia l’autore di due franchise di successo, non ha avuto molta scelta riguardo ai sequel. “Ho fatto ‘Alien’ come secondo film, quindi non avevo molta scelta. E ‘Blade Runner’ è stato il mio terzo film. Quindi, non avevo scelta perché avevo dei partner molto duri”, ha spiegato.
Il regista ha riflettuto sul fatto che avrebbe dovuto prendere l’iniziativa per dirigere personalmente i sequel di queste opere iconiche nel corso degli anni, ma ha rivelato di aver esitato nel voler rivisitare quei mondi. Ha ammesso che altri registi come James Cameron e David Fincher hanno preso il timone per continuare il franchise di “Alien” mentre lui esplorava altri progetti.
Tuttavia, Scott ha riconosciuto il lavoro svolto da Denis Villeneuve in “Blade Runner 2049”, confessando di essersi pentito di non aver diretto personalmente il sequel, ma di essere comunque soddisfatto del risultato ottenuto.
Ora, Scott è pronto a tornare nel mondo di “Blade Runner” con una serie di Amazon Studios intitolata “Blade Runner 2099”, della quale sarà produttore. Questo segna un ritorno attivo nel franchise che ha contribuito a definire, manifestando un interesse a lungo desiderato di esplorare ulteriori sviluppi narrativi all’interno di quest’universo distopico.
In definitiva, Ridley Scott continua a essere una figura centrale nel panorama cinematografico per la sua capacità di creare mondi complessi e stimolanti, lasciando un segno indelebile sia con le opere originali che con i loro successivi adattamenti e sequel.