Il remake live-action di “Biancaneve”, classico d’animazione del 1937, si prepara a debuttare in un’atmosfera insolitamente carica di polemiche. La prima del film, prevista per questo sabato, vedrà un’assenza significativa: quella dei giornalisti sul red carpet. Questa decisione inusuale ha sollevato interrogativi e acceso un dibattito che serpeggia ormai da tempo attorno alla pellicola.
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Uno dei protagonisti del film, Martin Klebba, ha condiviso le sue impressioni su questo clima di incertezza che avvolge il lancio. Klebba, veterano del mondo di Biancaneve avendo partecipato anche al film “Biancaneve” del 2012 con Julia Roberts, presta la voce a Brontolo e svolge il ruolo di consulente per la rappresentazione dei minatori. In un’intervista esclusiva, ha espresso il suo rammarico per un’anteprima che, a causa delle controversie, sarà meno celebrativa per tutti coloro che hanno contribuito al progetto, inclusa Rachel Zegler, interprete di Biancaneve, e Gal Gadot, nel ruolo della Regina Cattiva.
Secondo Klebba, la premiere si limiterà a una “pre-festa” al teatro El Capitan seguita dalla proiezione del film. Viene a mancare, quindi, quel tripudio di celebrazioni che solitamente accompagna un evento Disney di tale portata, con il timore di possibili reazioni negative da parte di diverse frange dell’opinione pubblica che pesa sull’evento.
L’attore ha indirettamente collegato la decisione di ridimensionare la premiere alle polemiche che hanno coinvolto Rachel Zegler, sebbene abbia precisato di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali in merito. Zegler, nota per le sue posizioni dirette, aveva espresso nel 2022 delle perplessità sulla trama del cartone animato originale, giudicandola datata. In passato, aveva inoltre pubblicato commenti critici nei confronti dell’elezione di Donald Trump, per poi scusarsi.
Le controversie, tuttavia, non si limitano alle dichiarazioni di Zegler. Già nel 2022, Peter Dinklage aveva sollevato un acceso dibattito criticando la Disney per la scelta di riproporre “quella fottuta storia retrograda di sette nani che vivono in una grotta”.
Klebba ha rivelato che, in realtà, l’idea di utilizzare la motion-capture per i sette minatori era già stata presa in considerazione. Lui stesso, in quanto voce di Brontolo, è l’unico attore affetto da nanismo ad aver doppiato uno dei sette nani nel film. L’attore ha poi espresso il suo disappunto per le polemiche sulla rappresentazione dei nani. “I nani non spariranno solo perché qualcuno non riesce a immaginare che esistano”, ha affermato, sottolineando che la storia di Biancaneve è un classico intramontabile.
Klebba ha inoltre difeso la scelta di utilizzare la CGI per i nani, sottolineando come questa tecnica permetta di uniformare le loro dimensioni e semplifichi la produzione, rendendo meno complessa la ricerca di sette attori affetti da nanismo. Si è detto sorpreso dalla scelta di non includere i nani nel titolo del film, a differenza della versione del 1937.
Nonostante tutto, l’attore si è detto grato per aver partecipato a diversi progetti legati al mondo Disney, come le saghe dei “Pirati dei Caraibi” e “La casa dei fantasmi”. Guardando al futuro, Klebba ha manifestato il desiderio di interpretare il ruolo di Puck, un personaggio dell’universo Marvel affetto da nanismo. “Aspetto da sempre che qualcuno scriva qualcosa per me nel Marvel Universe”, ha scherzato, auspicando una maggiore inclusione di personaggi “diversi” dai soliti eroi.