Recensione Venom 3 The Last Dance – Un ballo finale tra luci e ombre

Immagine Recensione Venom 3 The Last Dance – Un ballo finale tra luci e ombre

Venom: The Last Dance, terzo capitolo della saga dedicata al simbionte alieno e al suo ospite Eddie Brock (Tom Hardy), è finalmente arrivato nelle sale, tra aspettative contrastanti e un’accoglienza critica piuttosto tiepida. Il film, diretto da Kelly Marcel, sceneggiatrice dei precedenti capitoli, si propone come la conclusione della trilogia, promettendo un’ultima, adrenalinica danza tra Eddie e Venom. Ma sarà riuscito a mantenere le promesse?

La trama riprende gli eventi successivi alla scena post-credit di Spider-Man: No Way Home, con Eddie e Venom bloccati in un resort messicano. La loro convivenza, sempre al limite tra il comico e il disfunzionale, viene interrotta dall’arrivo di un nuovo simbionte, Toxin, legato al serial killer Patrick Mulligan (Stephen Graham). A complicare ulteriormente le cose, si aggiunge la presenza di una scienziata, la dottoressa Dan Lewis (Juno Temple), che cerca di sfruttare i simbionti per i propri scopi. Il film si sviluppa quindi in un susseguirsi di scontri, inseguimenti e momenti di umorismo, tipici del franchise, con l’aggiunta di nuove dinamiche e personaggi.

Uno degli aspetti più apprezzati di Venom: The Last Dance è sicuramente l’approfondimento del rapporto tra Eddie e Venom. La loro simbiosi, inizialmente conflittuale, si è evoluta nel corso dei film, raggiungendo in questo capitolo una nuova maturità. I dialoghi tra i due sono spesso esilaranti, e la chimica tra Hardy e la voce di Venom (sempre impeccabile) regala alcuni dei momenti più divertenti del film.

Tuttavia, il film non è esente da difetti. La trama, pur presentando elementi interessanti, risulta a tratti confusa e sovraccarica di personaggi e sottotrame. L’introduzione di Toxin, ad esempio, non viene sviluppata a sufficienza, e il personaggio finisce per essere relegato a un ruolo secondario. Anche la CGI, seppur in alcuni momenti di buona fattura, in altri appare un po’ datata e poco convincente, soprattutto durante le scene d’azione più frenetiche.

Un altro punto debole del film è la regia di Kelly Marcel. Pur avendo una buona conoscenza dei personaggi e del mondo di Venom, la sua inesperienza dietro la macchina da presa si fa sentire, soprattutto nella gestione del ritmo e delle scene d’azione. Alcuni critici hanno lamentato una certa mancanza di originalità, con il film che ripropone situazioni e dinamiche già viste nei precedenti capitoli.

Nonostante le critiche, Venom: The Last Dance riesce comunque a intrattenere, grazie all’ironia e all’azione che lo caratterizzano. Tom Hardy, come sempre, offre una performance convincente nei panni di Eddie Brock, riuscendo a rendere credibile la complessa relazione con il simbionte. Anche il resto del cast, composto da attori di talento come Chiwetel Ejiofor e Juno Temple, si dimostra all’altezza, pur non avendo molto spazio per brillare a causa di una sceneggiatura a tratti superficiale.

In definitiva, Venom: The Last Dance è un film che divide. Da un lato, offre un’ulteriore dose di divertimento e azione, con un’ottima interpretazione di Tom Hardy e un’interessante evoluzione del rapporto tra Eddie e Venom. Dall’altro, soffre di una trama confusa, di una regia non sempre all’altezza e di una CGI a volte poco convincente. Probabilmente non sarà ricordato come il miglior capitolo della trilogia, ma riesce comunque a regalare un paio d’ore di intrattenimento leggero, senza troppe pretese.

Cosa aspettarsi da Venom: The Last Dance:

  • Un’ulteriore dose di umorismo e azione tipici del franchise.
  • Un approfondimento del rapporto tra Eddie Brock e Venom.
  • L’introduzione di nuovi simbionti e personaggi.
  • Scene d’azione spettacolari, ma con una CGI non sempre impeccabile.
  • Una trama a tratti confusa e sovraccarica.

Considerazioni finali:

Se siete fan di Venom e avete apprezzato i precedenti capitoli, probabilmente troverete qualcosa di vostro gradimento anche in The Last Dance. Se invece cercate un cinecomic innovativo e con una trama complessa, potreste rimanere delusi. Il film si posiziona a metà strada tra il successo del secondo capitolo e le criticità del primo, offrendo un’esperienza di visione godibile, ma non memorabile. Resta da vedere se questo sarà davvero l’ultimo ballo per Venom, o se il simbionte troverà un modo per tornare sul grande schermo in futuro. Le scene post-credit, come di consueto, lasciano aperte diverse possibilità.

Link adv