Rapina in casa di Miguel Bosè a Città del Messico: il cantante minacciato con una pistola

Il conduttore Gustavo Adolfo Infante ha rivelato che il cantautore spagnolo è stato vittima di un’aggressione armata mentre si trovava a casa con il figlio Tadeo. Gli assalitori hanno portato via denaro, gioielli e altri beni, ma non i preziosi quadri dell’artista.

Immagine Rapina in casa di Miguel Bosè a Città del Messico: il cantante minacciato con una pistola

Miguel Bosè ha vissuto momenti di terrore nella sua casa di Città del Messico, dove è stato rapinato da un gruppo di otto uomini armati. A darne notizia è stato il presentatore messicano Gustavo Adolfo Infante, che ha raccontato i dettagli dell’episodio nel suo programma televisivo.

Miguel Bosè rapinato in casa da un commando armato

Secondo Infante, il fatto è avvenuto quando il cantante spagnolo si stava riposando dall’influenza in compagnia del figlio Tadeo, uno dei quattro bambini che ha avuto con la madre surrogata. Mentre beveva il tè, Miguel Bosè è stato sorpreso da un uomo che gli ha puntato una pistola alla tempia e lo ha costretto a entrare in una stanza insieme alle sue domestiche.

Gli altri sette membri del commando hanno poi saccheggiato la casa, portando via denaro contante, gioielli e altri oggetti di valore. Curiosamente, però, non hanno toccato i quadri di grande valore che Miguel Bosè possiede nella sua abitazione, tra cui opere di Picasso, Dalì e Mirò.

Non si conosce ancora l’ammontare del bottino sottratto dagli aggressori, né se il cantante abbia sporto denuncia alle autorità. Miguel Bosè vive a Città del Messico dal 2012, dopo aver lasciato la Spagna per motivi fiscali. L’artista è noto per le sue posizioni controverse su temi come il Covid-19, i vaccini e il 5G.

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