In una recente intervista con The Guardian, Rami Malek ha condiviso un racconto personale che ha avuto un impatto significativo sulla sua vita. L’attore, noto per il suo ruolo in “Mr. Robot”, ha ricordato un episodio di profilazione razziale che ha vissuto da giovane, quando si trovò coinvolto in un arresto errato a Los Angeles. Malek, che è egiziano-americano, racconta di essere stato messo sul cofano di un’auto della polizia dopo essere stato scambiato per un ladro. La situazione, che si era rivelata una terribile incomprensione, ha avuto un impatto profondo su di lui.
Un episodio di profilazione razziale che ha segnato la vita dell’attore
“Mi hanno spinto sul cofano di un’auto della polizia perché qualcuno aveva rapinato un negozio di liquori e rubato la borsa di una donna”, ha raccontato Malek. “Hanno detto che il ladro era di origine latina e che ‘tu corrispondi alla descrizione’. Il cofano dell’auto era così caldo che quasi mi bruciavo le mani, mi stava consumando il calore”. Nonostante il trattamento ingiustificato, Malek fu fortunato: un amico che era presente, di origine caucasica, intervenne spiegando correttamente la sua etnia, evitando così il peggior scenario.
Un amico che ha evitato una possibile tragedia
Malek ha continuato a raccontare di come l’intervento dell’amico, che con intelligenza e prontezza spiegò che Malek era egiziano e non latino, salvò la situazione. “Il mio amico, che era caucasico, disse, ‘In realtà, signore, è egiziano. Non latino'”, ha ricordato l’attore, con un tono che miscelava incredulità e sollievo. “Ho riso a quella situazione mentre ero sulla macchina della polizia, pensando che avrei potuto finire in prigione per qualcosa che non avevo nemmeno fatto”.
La crescente preoccupazione per la discriminazione negli Stati Uniti
Riflettendo sul contesto sociale e politico degli Stati Uniti, Malek ha anche espresso preoccupazione per l’aumento delle discriminazioni, specialmente dopo l’elezione di Donald Trump. L’attore ha ricordato come le politiche contro gli immigrati possano essere inasprite con l’insediamento del nuovo presidente, condividendo il suo timore per un futuro incerto. Nonostante tutto, Malek ha trovato conforto e speranza nel libro dell’ex presidente Barack Obama, Dreams from My Father and The Audacity of Hope, che ha spesso usato come fonte di perseveranza. “L’idea che un uomo con un padre del Kenya e una madre del Kansas potesse diventare presidente degli Stati Uniti è stato uno dei momenti più pieni di speranza nella storia del sogno americano”, ha affermato Malek, sottolineando l’importanza di ricordare quel simbolo di speranza.
Un appello all’unità e alla speranza in tempi difficili
Rami Malek ha concluso il suo racconto con un appello all’unità e alla resilienza di fronte alle difficoltà. “Guardo sempre a situazioni come questa e spero che tirino fuori il meglio di noi”, ha affermato, dimostrando ottimismo nonostante il panorama politico e sociale spesso divisivo.
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