Il pubblico esalta 1992, la serie TV di Stefano Accorsi

È andata ieri sera in onda su Sky Atlantic e Sky Cinema 1, 1992, serie TV prodotta da Wildside (che porta nelle sale in questi giorni La Solita Commedia – Inferno) in collaborazione con Sky e LA7. Nata da un’idea di Stefano Accorsi (Radio Freccia; L’ultimo bacio) e creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, la serie vede alla regia Giuseppe Gagliardi e nasce come una trilogia che si sviluppa nei tre anni principali dell’epoca tangentopoli.

Il pubblico si è dimostrato particolarmente contento del lavoro svolto, premiando la serie con un buon ascolto e molti commenti positivi. “Molto interessante e fatta bene. Le musiche poi…” e “Bellissima soprattutto per chi ha vissuto quel periodo storico.” sono alcune delle belle parole spese dagli spettatori, oltre 700.000 davanti al televisore. Unica nota dolente sembra essere stato l’audio: molti si sono lamentati di non riuscire sempre a capire i dialoghi e hanno trovato il doppiaggio non sempre all’altezza. A parte questo, l’accoglienza è stata assolutamente positivi e fa ben sperare per il futuro della produzione.

Per chi non avesse avuto modo di conoscere la serie, la storia (vera) inizia il 17 febbraio del 1992 con l’arresto di Mario Chiesa, esponente milanese del partito socialista italiano, che dà il via allo scandalo di “mani pulite“, indagine condotta dal PM Di Pietro, che colpì i maggiori esponenti dei partiti italiani, ridimensionandoli, e anche nomi di rilievo dell’imprenditoria. La ricostruzione esatta dei luoghi, delle parlate e dello stile di vita fanno intuire che la serie non voglia essere solo una ricostruzione storica di un ventennio, ma un’indagine esatta dei momenti cruciali che hanno cambiato la storia di un paese. La nascita di una sfiducia nell’opinione pubblica, gli scandali di corruzione e concussione scoperchiati a livello nazionale, demoliscono un sistema marcio ma comunque funzionante, di cui al termine del triennio (1992-1994) rimarranno solamente delle macerie. Sarà da queste macerie che emergeranno partiti come Lega Nord e Forza Italia, personalità come Bossi e Berlusconi, capaci di dominare il panorama politico dei vent’anni successivi, dove niente oggi peró sembra troppo cambiato.

La storia mescola personaggi realmente esistiti e personaggi fittizi, in un incrocio di sei differenti punti di vista, da Leonardo Notte, esperto di marketing che vede riemergere fantasmi del passato, a Bibi Mainaghi ricca ereditiera colpita da tangentopoli, Luca Pastore che lavora affianco a Di Pietro, Rocco Venturi poliziotto che non è chi dice di essere, Pietro Bosco ex militare che si ritrova catapultato in parlamento affianco alla Lega Nord e Veronica Castello che ha come destinazione Domenica In. Nel cast troviamo Stefano Accorsi, Tea Falco, Miriam Leone, Guido Caprino, Domenico Diele e Alessandro Roja.

Il lavoro di Gagliardi presentato al Festival del Cinema di Berlino, e accolto positivamente dalla critica, sarà composto da dieci episodi, ognuno dei quali tratterà un mese (fino al dicembre 1992). La serie sarà quindi un’ottima disamina del momento topico per la politica e la società italiana, in cui tutto è finito, o iniziato.

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