Prima di Nosferatu per Robert Eggers c’era il Remake di “Frankenstein”

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Il regista Robert Eggers, acclamato per il suo approccio unico e visionario al cinema, è attualmente sotto i riflettori grazie al successo di Nosferatu. Con un incasso al botteghino di 56,2 milioni di dollari e un plauso unanime da parte di pubblico e critica, il film si è affermato come uno dei capolavori contemporanei del genere gotico. Tuttavia, dietro questo successo c’è una storia di ambizioni non realizzate, come il desiderio di Eggers di affrontare un altro mostro iconico: Frankenstein.

Il Remake di Frankenstein di Robert Eggers

Durante un’intervista a Conversations @ Curzon, Eggers ha condiviso dettagli sul suo processo creativo e sull’esperienza di scrittura di una sceneggiatura per Frankenstein. Spinto dall’emozione della nascita di suo figlio, il regista si era immerso nel progetto, ma dopo poche settimane si è reso conto di non essere all’altezza della sfida. “Non c’è modo che io possa farlo,” ha confessato Eggers, mostrando una rara capacità di riconoscere i propri limiti.

Con grande entusiasmo, ha invece espresso fiducia nel collega Guillermo del Toro, che sta lavorando alla sua interpretazione di Frankenstein per Netflix. “Sono super eccitato per il Frankenstein di Guillermo del Toro,” ha dichiarato, aggiungendo con umiltà che la sua sceneggiatura “faceva decisamente schifo.”

La maturità di un regista in evoluzione

La capacità di Eggers di accettare i propri limiti e crescere professionalmente è emersa anche parlando di Nosferatu. Il progetto, inizialmente pensato come suo secondo film dopo The Witch nel 2015, è stato abbandonato e ripreso più volte nell’arco di un decennio. Eggers ha spiegato che all’epoca non aveva l’esperienza necessaria per rendere giustizia alla storia del vampiro: “Sono stato uno sciocco a volerlo fare allora. Sono contento che sia crollato più volte, perché mi ha permesso di crescere come regista e collaboratore.”

Un capolavoro forgiato nel tempo

Il Nosferatu che oggi ammalia il pubblico è il risultato di anni di perfezionamento e di una collaborazione sinergica con il team creativo di Eggers. Il regista sottolinea come il film sia il frutto di una visione collettiva: “Non è solo la mia visione, ma quella di molte persone che si spingono oltre i propri limiti.”

Grazie a questo approccio, il Nosferatu del 2025 si è trasformato in un’opera moderna che avrebbe difficilmente raggiunto lo stesso livello di qualità se realizzata nel 2016 o nel 2017.

Un futuro luminoso per i mostri classici

Mentre Eggers celebra il successo di Nosferatu, gli appassionati del genere guardano con grande attesa al Frankenstein di Guillermo del Toro. Con immagini gotiche già promettenti, il film si preannuncia come una nuova pietra miliare per il cinema di mostri classici.

Eggers, intanto, continua a dimostrare che il cinema è un’arte fatta di crescita personale, collaborazione e amore per la narrazione visiva. Puoi vedere Nosferatu nei cinema ora, un’esperienza cinematografica imperdibile che testimonia la maturità di uno dei registi più talentuosi del nostro tempo.

Fonte: movieweb
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