Premio Oscar, l’Academy cambia regole: si torna alle 5 nomination per Miglior Film

Incredibile la notizia uscita sul Hollywood Reporter, che vede sempre attivo il mondo attorno al Premio Oscar. Se la premiazione del miglior film di quest’anno ha fatto qualche scontento, a causa di un evidente autocompiacimento, l’Academy non sembra intenzionata e cambiare rotta. La decisione presa e voluta da una parte del congresso (che ricordiamo è composta da 6000 membri, tutti personaggi illustri nel mondo del cinema!), vorrebbe un ritorno alla vecchia politica, con solamente 5 film candidati per il miglior film.

La mossa sarebbe un cambiamento radicale per il congresso, che negli anni precedenti ha cercato, inutilmente, di aumentare il numero dei film candidati. La decisione non ancora del tutto ufficiale potrà essere confermata il prossimo 24 marzo; commenta così un portavoce dell’Academy : “Come ogni anno ci incontreremo e discuteremo non solo della trasmissione televisiva, ma anche dei relativi premi”. Una parte del congresso vorrebbe la riduzione dei candidati in quanto un elevato numero non ha fatto altro che diminuire di valore il premio più importante del cinema, senza  tra l’altro incrementare il pubblico che segue gli Oscar in televisione.

La ABC quest’anno ha infatti registrato una perdita del 15% di ascolti, probabilmente a causa della durata dello show. Nel 2009, l’Academy abbandonò la politica precedente di avere 5 candidati, passando così a 10. La decisione fu presa perché l’anno precedente si scelse di escludere dalla lista delle nomine il Cavaliere Oscuro, scelta che scontentò il pubblico. Si decise allora di voler comprendere anche gli eventuali blockbuster, per alzare il rating e per accontentare un fetta di pubblico sicuramente più ampia. Nonostante tutto, queste mosse non furono mai attuate e gli elettori continuarono a includere film d’essai, ovvero quel genere cinematografico non adatto ad un consumo di massa, ma di nicchia, che fa della sperimentazione e del valore artistico i suoi punti di forza; ecco perché il premio a Birdman (a cui nulla si vuol togliere) parla ancora di un mondo stretto e chiuso in se stesso.

Link adv