Pinocchio, il secondo classico Disney, oggi compie 75 anni. Il film, basato sul romanzo di Carlo Collodi, doveva essere il secondo capolavoro dell’azienda, doveva ripetere il successo di Biancaneve e i sette nani uscito 3 anni prima, ma non fu assolutamente così e a leggerla oggi ha dell’incredibile: Pinocchio fu un flop. Nessuno praticamente andò a vederlo ma le motivazioni sono 2: la prima è che quello stesso anno uscì Fantasia che doveva essere il film di Walt Disney per eccellenza, la seconda fu lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi praticamente tutti hanno visto questo gioiellino, fa parte dell’infanzia e della forma mentis di milioni di bambini in tutto il mondo ed ha contribuito a creare il mito della Disney, perché Pinocchio resta uno dei migliori film d’animazione di tutti i tempi, i cui personaggi fanno parte della cultura pop degli Stati Uniti d’America. Fu un flop di pubblico, dicevamo, ma comunque entrò nella storia come primo film d’animazione a vincere un Premio Oscar non esclusivo dei cartoni animati: fece sue le statuette per la Miglior Colonna Sonora e per la Miglior Canzone, con “Una stella che Cade”.
Al pubblico arrivò forte solo 5 anni dopo, perché la Disney pensò bene di dare una seconda possibilità al burattino di legno distribuendo una riedizione che diede nuova linfa vitale al personaggio e a tutta la pellicola.
Nel 1994 la consacrazione completa: Pinocchio venne inserito nella National Film Registry degli Stati Uniti d’America per essere “culturalmente, storicamente ed esteticamente significativo”.
Dunque, buon compleanno Pinocchio; dopo 75 anni, i bimbi di tutto il mondo continuano a sognare con le tue avventure e gli adulti di tutto il mondo continuano imperterriti a dire bugie. Peccato non cresca il naso a nessuno.