Dopo una lunga malattia, si è spento all’età di 71 anni il celebre cantautore Pino D’Angiò, pseudonimo di Giuseppe Chierchia. L’artista campano, noto per il suo iconico brano “Ma quale idea”, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama musicale italiano. La sua scomparsa ha suscitato grande commozione tra i fan e i colleghi, ricordando la sua influenza negli anni ’80 e il suo contributo alla musica italiana.
Pino D’Angiò ed il mito delle Sigarette: dagli anni 80 a Ma Quale Idea
Per molti, Pino D’Angiò rappresenta un simbolo degli anni ’80. Il suo successo con “Ma quale idea” lo ha consacrato come uno dei primi narratori della vita da discoteca e un precursore del funk in Italia, fino ad essere considerato un protorapper. Alcuni lo vedono come una meteora con una sola grande hit, ma la sua eredità musicale va ben oltre quel singolo successo.
Origini e Carriera fino al mito della sigaretta
Nato a Pompei, Pino D’Angiò proviene da una famiglia borghese: padre ingegnere e madre insegnante. Parte della sua infanzia l’ha trascorsa negli Stati Uniti, esperienza che ha arricchito il suo background culturale. Nonostante il successo, D’Angiò ha sempre mantenuto un atteggiamento distaccato e ironico nei confronti della fama, considerandola un evento fortuito piuttosto che un obiettivo perseguito.
Collaborazioni e Successi
Nel 1987, la grande Mina rese famoso il suo brano “Ma chi è quello lì?”, che D’Angiò aveva scartato. Nel 1990, collaborando con Bruno Sanchioni, produsse “The age of love”, un pezzo di successo nel genere dance e considerato uno dei primi esempi di musica trance. Con oltre 70 versioni e 20 milioni di copie vendute, D’Angiò descrive il brano come una “musichetta sempre uguale”, dimostrando la sua tipica modestia.
La Malattia e l’Ultima Apparizione
Negli ultimi anni, D’Angiò ha affrontato gravi problemi di salute, tra cui un cancro alla gola che lo ha reso afono. Nonostante la prognosi iniziale fosse di soli sei mesi di vita, è riuscito a combattere la malattia con determinazione, mantenendo la sua filosofia di vita pragmatica: “Contro la malattia non si lotta, perché tanto alla fine vince lei. Te ne stai buono e speri di ingannarla più a lungo possibile”.
L’ultima apparizione pubblica di Pino D’Angiò risale al Festival di Sanremo 2024, dove ha duettato con i Bnkr44 in una versione modernizzata di “Ma quale idea”. La performance ha confermato la sua influenza duratura sulla scena musicale e il suo spirito indomabile.
L’Eredità di un Artista Unico
“Ma quale idea” rimane un brano iconico, grazie al suo personaggio ironico e il modo strafottente di stare sul palco. Fumare in TV era proibito, ma D’Angiò, in un episodio improvvisato, si esibì con la sigaretta in bocca, creando un’immagine indelebile nella memoria collettiva.
Pino D’Angiò lascia un’eredità musicale ricca e variegata, che continuerà a ispirare artisti e fan. La sua capacità di mescolare ironia, talento e autenticità ha fatto di lui una figura unica e indimenticabile nel panorama musicale italiano.
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