Pensando ai franchise horror, la mente va subito a quelle serie di film in cui ogni capitolo propone scene spaventose e adrenalina pura, senza necessariamente concentrarsi su una trama coerente.
Saw ha creato un Nuovo Concetto di Horror: Quando la Trama è più Profonda della Paura
Tuttavia, il caso di Saw rappresenta un’eccezione. Nonostante l’etichetta di “splatter” assegnatagli per l’intensità delle sue scene, Saw è molto più di un susseguirsi di orrori gratuiti. A 20 anni dalla sua uscita, si conferma come un labirinto narrativo che avvolge lo spettatore in una serie di storie interconnesse, meritevoli di una rivisitazione.
Jigsaw: Il Serial Killer con una grande storia
Al centro di tutto c’è John Kramer, alias Jigsaw, un serial killer che spinge le sue vittime a prendere decisioni estreme per salvarsi, spesso attraverso atti di autolesionismo. Uno degli esempi più rappresentativi è l’apertura di Saw II, in cui una vittima è costretta a trovare una chiave nascosta nel proprio occhio per sfuggire a una trappola mortale. Ma oltre la brutalità c’è una componente intellettuale e strategica che eleva il franchise: Saw richiede allo spettatore di seguire non solo il dolore delle vittime, ma anche il disegno psicologico e morale che il suo protagonista vuole impartire.
Una Complessità Narrativa Rara nel Genere Horror
Ciò che distingue Saw è il suo impegno nel costruire una trama continua e intricata. I personaggi evolvono di film in film, mantenendo una continuità che rende il franchise coerente, con colpi di scena che si basano sugli eventi già avvenuti. Ad esempio, la rivelazione che il detective Hoffman sia un apprendista di Jigsaw viene sviluppata attraverso i capitoli successivi, legando i film tra loro in una struttura che sembra pianificata fin dall’inizio. Mentre franchise come Marvel e Star Wars spesso abbandonano trame in corso per inseguire nuove direzioni, Saw riesce a mantenere una coerenza che, nonostante il continuo evolversi della storia, non lascia lo spettatore con domande senza risposta.
Il Ruolo di Kevin Greutert e il Montaggio Caratteristico del Franchise
Uno degli elementi essenziali che hanno contribuito al successo narrativo di Saw è il montaggio rapido e drammatico, che accompagna ogni rivelazione. Kevin Greutert, regista e montatore chiave della serie, ha stabilito il ritmo del franchise, contribuendo alla sua identità visiva e narrativa. Con la sua esperienza, Greutert ha creato un formato unico che lega ogni film attraverso flashback e collegamenti con i capitoli precedenti. La sua influenza è stata così significativa che il recente successo di Saw X viene in gran parte attribuito al suo ritorno alla guida della serie.
Un Villain che Evolve: La Transizione da Jigsaw a Hoffman
Dopo la morte di Jigsaw in Saw III, l’eredità del killer viene raccolta da Hoffman, che, a differenza del suo predecessore, mostra un disprezzo più cinico verso le sue vittime. Questa variazione nella personalità del villain mantiene il franchise fresco e interessante. La presenza di Hoffman, interpretato con intensità da Costas Mandylor, introduce una dinamica diversa rispetto a quella di Kramer, portando avanti la filosofia di Jigsaw in modo diverso e rendendo la trama ancora più coinvolgente.
La Narrazione Prima del Mistero: Un Modello Narrativo Unico
A differenza di altri film che si basano su lunghi misteri senza risposte, Saw risolve la maggior parte delle domande all’interno dello stesso capitolo, evitando di lasciare gli spettatori sospesi. Questo approccio consente alla serie di mantenere un senso di coerenza e completezza, senza dover rispondere a dubbi che potrebbero minare la comprensione della trama. L’introduzione di personaggi come Hoffman avviene in modo graduale e naturale, trasformando ogni colpo di scena in un’evoluzione logica del racconto, senza forzature.
Un Esempio di Narrazione Continuativa in un Genere che Spesso Ignora la Trama
Alla luce di tutto ciò, Saw non rappresenta solo un’eccezione nel genere horror, ma anche un modello di come un franchise possa mantenere una narrazione articolata e coerente. A differenza di serie più recenti che sacrificano la continuità per adeguarsi ai gusti del pubblico, Saw rimane fedele alla sua visione, costruendo un universo che riesce a intrattenere e a far riflettere lo spettatore. Il ritorno di Greutert ha ricordato a tutti che l’impegno verso una narrazione di qualità è fondamentale per garantire il successo a lungo termine di un franchise.
Un Invito a Risperimentare il Terrore Intellettuale di Saw
Nonostante la sua immagine di “splatter”, Saw è una saga che offre un’esperienza horror diversa, dove la suspense e la trama contano tanto quanto l’adrenalina. Se siete amanti del cinema horror e cercate qualcosa che non sia solo un gioco di spaventi, questo franchise vi aspetta per farvi rivivere il terrore in una chiave più sofisticata e intellettuale. Rimanete sintonizzati su Mister Movie per ulteriori aggiornamenti sul mondo dell’intrattenimento e per scoprire tutto sui prossimi capitoli della saga di Saw e le loro evoluzioni.