Jeremy Renner, di recente visto in “American Hustle” di David O. Russell, è ormai in procinto di interpretare per la terza volta l’arciere Occhio di Falco, dopo essere apparso brevemente nel primo “Thor” e aver fatto parte dei Vendicatori nel lungometraggio del 2012. Lasciato da poco il set italiano di “Avengers: Age of Ultron” alla volta di Seoul, l’attore ha parlato alla stampa del nuovo capitolo supereroistico, soffermandosi su come sia lavorare con Chris Evans (che ha nuovamente vestito i panni di Capitan America in “Captain America: The Winter Soldier”, al cinema da pochi giorni), cosa accadrà al suo personaggio e cosa abbia significato per lui unirsi all’universo Marvel.
Di seguito l’intervista integrale, rilasciata a Variety:
Hai qualche aneddoto divertente su Chris Evans?
Oh, amico, ne ho uno divertentissimo. Non so se posso dirlo. Ogni volta che ci penso, lo adoro. La scena dopo i titoli di coda alla fine di “The Avengers” l’abbiamo girata alla prima del film, quando eravamo tutti assieme. Era passato un anno e Chris stava girando un altro film in cui aveva una barba lunga e non poteva radersi.
Cosa successe?
Dovevano applicargli diverse protesi sulla faccia. Il poveretto rimaneva seduto su una sedia per circa quattro ore solo per girare una scena di tre secondi. Aveva un aspetto terribile. Sembrava che la sua faccia si stesse sciogliendo. Immagina di doverti mettere delle protesi sopra una barba spessa, sembrava che fosse stato punto da un’ape. I nomi che erano venuti in mente a [Robert] Downey Jr. (ormai iconico volto di Iron Man N.d.T.) e a tutti gli altri… Non poteva nemmeno ridere. Sono sicuro che deve essere stato abbastanza frustrante.
Non si vedono le protesi su schermo?
No, è un campo lungo dell’intero gruppo mentre mangia Shawarma (piatto tipico turco N.d.T.) in un ristorante. Abbiamo lasciato la prima, saltati dentro un costume e Chris ha dovuto farsi truccare così a lungo per coprire quella cavolo di barba.
Ho sentito che motiva le truppe sul set di “The Avengers”.
Oh sì. È sicuramente una sorta di pifferaio magico quando si tratta di uscire e divertirsi. Sa decisamente come divertirsi mentre si lavora. Sono tutti quanti così sul set.
Dove andate in giro di solito?
Ad Albuquerque, nel Nuovo Messico? Non in molti posti. Finivamo sempre per stare in casa. Abbiamo dovuto essere creativi. Ovunque andavamo, c’era un barbeque.
Chris ha parlato di come stesse per rifiutare il ruolo di Capitan America. Tu hai sentito della pressione addosso quando la Marvel ti ha offerto il ruolo di Occhio di Falco?
Oh sì.
Da cosa è derivato?
Sai a cosa vai incontro, la quantità di tempo e impegno. Cominci a entrare nella terra del franchise e dei supereroi. È alquanto spaventoso per un attore. È un impegno enorme. Ma sono contento di averlo fatto. Tutti gli attori sono davvero fantastici, li adoro. Questo è il motivo principale per cui voglio continuare a tornare. Affrontiamo tutti le stesse prove insieme. Siamo proprio come la squadra dei “Bad News Bears” (fa riferimento al film “Che botte se incontri gli Orsi”, commedia di Michael Ritchi del 1976 su uno sgangherato team di baseball N.d.T.)
Devi prepararti molto per il film?
Molto combattimento. Sicuramente un allenamento per tornare in forma.
E Downey mi ha detto che Occhio di Falco ha un ruolo molto più importante stavolta.
Non posso darti alcun dettaglio, ma sì, sembra che ci siano più cose da fare. Sono emozionato a riguardo.
I costumi sono fatti tutti dello stesso materiale?
Per certi versi sì, per altri no. Cambia sempre. Anche da “Captain America” a “The Avengers” hanno lavorato affinché apparissero e funzionassero alla grande. Io ho uno dei costumi più semplici paragonato agli altri, come Chris Evans il cui costume è tra i più complessi. Il cappuccio sulla sua testa, ogni volta che lo indossava, gli procurava un’emicrania. Stringeva su degli strani punti di pressione. Ma devi lavorare bene sui dettagli affinché appaiano e funzionino alla grande. Sento che il mio costume potrebbe cambiare un po’ per questo film. Chi lo sa? Finché i pantaloni non si strappano sul cavallo, per me va bene.
È mai successo?
Penso sia successo a tutti. Ti trovi a dire: “Ok, dobbiamo fare una pausa. C’è un buco dove non dovrebbe esserci.”
Si era parlato di uno spin-off per Occhio di Falco e la passione di Renner per il ruolo potrebbe essere un ottimo incentivo affinché il progetto si realizzi. “Avengers: Age of Ultron” è previsto nelle sale per il 22 aprile 2015, diretto così come il primo capitolo da Joss Whedon, nel frattempo vi proponiamo un’immagine dal set valdostano per sbirciare l’arciere Marvel nelle sue nuovi vesti.