Nonostante le numerose vicissitudini che hanno colpito Il Castello delle Cerimonie negli scorsi mesi, la celebre struttura di La Sonrisa, gestita dalla famiglia Polese, continuerà a funzionare regolarmente e a intrattenere i suoi fan con nuove puntate in televisione. Il reality show, noto per raccontare le sontuose cerimonie e le eccentriche feste organizzate presso il castello, rimarrà in onda su Real Time, consolidando il suo successo nonostante le difficoltà legali e i provvedimenti di confisca.
Il Castello delle Cerimonie Resiste: Riapertura e Nuove Puntate su Real Time
Nel febbraio 2024, la struttura fu al centro di un provvedimento che lasciò molti senza parole. Tuttavia, nonostante la confisca, Il Castello delle Cerimonie non ha mai chiuso, continuando a essere un pilastro dell’economia di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli. Qui, la famiglia Polese gestisce l’hotel e ristorante con l’impiego di oltre 230-250 persone, tra personale fisso e stagionale, rendendo la chiusura della struttura un danno insostenibile per la comunità locale.
Grazie a un accordo con l’amministrazione locale, il Castello continua a operare. In base all’intesa, la famiglia Polese versa 30mila euro al mese al Comune, che tecnicamente è diventato il proprietario della struttura dopo la confisca. Questo accordo ha permesso non solo di preservare i posti di lavoro, ma anche di mantenere viva l’attività in attesa di una decisione definitiva.
Il Futuro del Programma e le Vicende Legali
Nonostante le difficoltà, Il Castello delle Cerimonie continuerà ad essere trasmesso su Real Time nella seconda serata del venerdì, mantenendo la sua fedeltà al pubblico. Le nuove puntate, registrate prima di febbraio 2024, offrono uno sguardo su eventi organizzati nel periodo antecedente la confisca. Tuttavia, solo le cerimonie prenotate prima del provvedimento sono state effettivamente celebrate, limitando l’attività della struttura.
Nel frattempo, si attende una sentenza definitiva che potrebbe determinare il destino della struttura. Le due ipotesi principali sono l’abbattimento delle parti non conformi dell’immobile o la concessione a nuovi gestori tramite bando comunale, che potrebbero destinare la struttura a funzioni di pubblica utilità. Data l’importanza economica e culturale de La Sonrisa per la comunità, sembra che si stia cercando una soluzione meno drastica che permetta di continuare l’attività senza pesanti ripercussioni.
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