Nikyatu Jusu, regista dell’apprezzato horror folk Nanny del 2022, è ora impegnata in un ambizioso progetto: una nuova interpretazione di “La Mosca” di David Cronenberg. Secondo quanto riportato da Deadline, la versione di Jusu sarà ambientata nell’universo del film originale ma senza ricalcarlo direttamente, promettendo di mantenere intatta l’essenza del cult dell’horror corporeo del 1986, portandolo però verso nuove direzioni narrative.
Il Remake di La Mosca
Il progetto di Jusu, secondo Deadline, ha ricevuto un’accelerazione a causa del crescente interesse per il genere horror corporeo, riacceso dal recente “The Substance”. In linea con questa tendenza, il film di Jusu sembra destinato ad esplorare nuove sfumature di trasformazione fisica e mentale, temi centrali nella carriera di Cronenberg. La stessa regista ha anche in cantiere un sequel di Night of the Living Dead, anche se su quel progetto non ci sono aggiornamenti recenti.
“La Mosca” di Cronenberg: Un Capolavoro dell’Horror Anni ’80
Il film originale di Cronenberg, uscito nel 1986, segue Seth Brundle, interpretato da Jeff Goldblum, uno scienziato che testa su se stesso un innovativo dispositivo di teletrasporto. Tuttavia, durante l’esperimento, una mosca entra nella capsula di teletrasporto e si fonde con lui, trasformandolo gradualmente in un essere mostruoso. La Mosca non è solo un film horror, ma anche una riflessione sulle mutazioni e il deterioramento del corpo, elementi che Cronenberg ha esplorato in altre opere.
L’opera di Cronenberg è considerata un capolavoro dell’horror grazie alla combinazione di suspense, effetti speciali innovativi e una potente metafora sulla disumanizzazione e il deterioramento fisico. Il film esplora le paure universali legate alla perdita di controllo sul proprio corpo, rendendolo un pilastro nel genere dell’horror corporeo.
Un Ritorno in Grande Stile dell’Horror Corporeo?
Per i fan dell’horror e dell’opera di Cronenberg, la scelta di realizzare una nuova versione di La Mosca suscita sentimenti contrastanti. Da un lato, molti vedono la pellicola originale come intoccabile, un esempio quasi perfetto di narrazione viscerale che ha definito un’epoca. Tuttavia, il tocco creativo di Nikyatu Jusu potrebbe portare una prospettiva unica e fresca su un tema senza tempo. La sua sensibilità per le atmosfere horror, già evidente in Nanny, lascia presagire una visione che potrebbe onorare l’eredità di Cronenberg offrendo allo stesso tempo qualcosa di inedito.
Resta da vedere come Jusu tradurrà i temi di trasformazione e perdita di umanità in un contesto moderno. Gli appassionati possono attendersi nuovi livelli di inquietudine in linea con il genere horror corporeo, un’area che ultimamente sembra riconquistare il pubblico grazie a registi che non temono di esplorare i limiti del corpo e della mente umana.
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