Natalie Portman dietro la macchina da presa

La copertina del libro da cui viene tratto il film.

Risale a fine Luglio di quest’anno la notizia che Natalie Portman (Oscar per Migliore Attrice Protagonista nel 2011, con il titolo Black Swan – Il Cigno Nero) sarebbe stata non solo interprete, ma anche regista; e attualmente la Portman si trova in Israele proprio a iniziare le riprese.

Il titolo in questione è il libro Una storia d’amore e di tenebra di Amos Oz.
Natalie Portman torna in terra natale per lavoro, dunque, per ambientare la storia nella Gerusalemme degli anni ’40, con lo sfondo di eventi storici che in quel periodo portarono grandi cambiamenti in quella fetta di mondo, e non solo.

Amore e tenebra sono due delle forze che agiscono in questo libro, un’autobiografia in forma di romanzo, un’opera letteraria che comprende le origini della famiglia di Oz, la storia della sua infanzia e giovinezza a Gerusalemme e poi nel kibbutz di Hulda, l’esistenza tragica dei suoi genitori, e una descrizione epica della Gerusalemme di quegli anni, di Tel Aviv che ne è il contrasto, della vita in kibbutz, negli anni trenta, quaranta e cinquanta. La narrazione si muove avanti e indietro nel tempo, ricostruendo in 120 anni di storia familiare una saga che vede protagonisti quattro generazioni di sognatori, uomini d’affari falliti e poeti egocentrici, riformatori del mondo, impenitenti donnaioli e pecore nere.

Non è ancora chiaro se la regia di Natalie Portman significherà un film girato in ebraico, promessa pubblica della Portman diversi anni fa, quando aveva messo in cantiere quest’idea, o in inglese. Certo è che il film sarà ampiamente finanziato dal fondo nazionale per il cinema israeliano.

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