Chi può dimenticare la famosa scena in cui la starlette Sylvia invitava il fotografo Marcello a unirsi a lei in un bagno notturno nella bellissima Fontana di Trevi gridando “Marcello, come here!”? Il film, ovviamente, è La dolce vita di Federico Fellini, datato 1960, e i due attori protagonisti della sequenza sono il nostro Marcello Mastroianni e l’allora promettente attrice svedese Anita Ekberg. Di poco fa, è proprio la notizia che l’interprete svedese si è spenta all’età di 83 anni.
La Ekberg era ricoverata da tempo nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, nei Castelli Romani; l’attrice ha infatti vissuto gli ultimi anni a Genzano, in provincia di Roma, quella città che l’aveva consacrata nell’immaginario di tutti i cinefili. Vincitrice del premio Miss Svezia nel 1950 e trasferitasi a 22 anni negli Stati Uniti, si avvicina al cinema sin da giovane, comparendo nel suo primo lungometraggio, L’avventuriero della Louisiana, senza essere nemmeno accreditata. In America conosce però il produttore Howard Hughes; presto interpreta un ruolo minore nel film Viaggio sul pianeta Venere con Gianni e Pinotto e, in una parte ben più di rilievo, compare in Artisti e modelle al fianco di Jerry Lewis e Dean Martin, partecipando anche al loro ultimo film insieme, Hollywood o morte!, grazie al quale vince il Golden Globe come miglior attrice emergente.
In Italia, dove trasferirà la residenza negli anni ’60, diverrà nota, oltre che per la già citata scena della fontana, per le interpretazioni in A porte chiuse di Dino Risi e nell’episodio diretto da Fellini in Boccaccio ’70. Durante la sua carriera, Anita Ekberg ha approcciato diversi generi cinematografici, dedicandosi anche alla commedia sexy in Casa d’appuntamento con Barbara Bouchet e allo spaghetti western apparendo ne La lunga cavalcata della vendetta. Negli anni più recenti, l’attrice lascia i ruoli di seducente protagonista, continuando tuttavia a legare il proprio nome a grandi registi come Umberto Lenzi, recitando nella commedia Cicciabomba, e Vittorio De Sica, per cui appare ne Il conte Max.
Noi la ricorderemo sempre per quel ruolo nel capolavoro di Fellini che l’ha resa immortale, trasformando tre semplici parole in uno dei momenti più indimenticabili del cinema mondiale.