Dopo la pubblicazione dell’inchiesta di Selvaggia Lucarelli sul processo per stalking che Morgan sta affrontando, le vittime della vicenda, Angelica Schiatti e il suo compagno, il cantautore Calcutta, sono intervenute sui social per esprimere il loro dolore e la loro determinazione.
Morgan a Processo per Stalking: Le Vittime Angelica Schiatti e Calcutta Rompono il Silenzio sui Social
Angelica Schiatti, ex di Morgan, ha scelto di condividere il suo sentimento di solitudine e abbandono dalle istituzioni in un toccante messaggio:
“Grazie di cuore per la solidarietà e l’affetto che sto ricevendo da molti di voi. Sono stata in silenzio quattro anni e continuerò a restarci (tanto sono i fatti che parlano per me) sperando che la giustizia possa fare il suo corso in tempi umani. Mi sono sentita e mi sento molto sola e abbandonata dalle istituzioni. Questa mia è la condizione di una donna che trova il coraggio per denunciare in Italia, che cerca di difendersi e di tutelare la propria dignità e che non dovrebbe mai essere lasciata sola”.
Il messaggio di Schiatti evidenzia la sua forza e speranza nella giustizia, nonostante le difficoltà incontrate nel processo di denuncia e le conseguenze psicologiche di essere perseguitata per anni.
Calcutta, il nuovo compagno di Schiatti, ha fatto un gesto significativo abbandonando la sua casa discografica, Warner Music Italia, a causa del loro coinvolgimento con Morgan. Ecco le sue parole:
“Odio parlare della mia vita privata anzi odio parlare ma adesso mi tocca. Oggi sono usciti diversi articoli che parlano di quello che ha dovuto subire la mia ragazza in questi 4 anni. Vi assicuro che i fatti atroci riportati nell’ articolo sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. La cronaca purtroppo parla troppo spesso di vicende simili che finiscono nel peggiore dei modi. Warner Music Italia (che non posso taggare perché è già nella lista account bloccati) ha deciso di offrire un contratto a questo persecutore nonostante fosse a conoscenza dei fatti. Per questo mi sembra giusto interrompere ogni mio possibile rapporto lavorativo con questa etichetta. Le canzoni che scrivo non saranno più disponibili per gli/le interpreti del loro roster, e tutti i suoi dipendenti non sono più i benvenuti ai miei concerti. Non sarà un piacere neanche incontrarli per strada sinceramente perché chi si comporta così restando in silenzio ai miei occhi è complice. Guardatevi dentro ogni tanto”.
Le dichiarazioni di Calcutta riflettono il suo sdegno e la sua decisione di prendere una posizione netta contro chi, secondo lui, ha agito come complice del persecutore rimanendo in silenzio. Questo gesto forte evidenzia quanto profondamente la vicenda abbia inciso sulla sua vita personale e professionale.
Questa vicenda mette in luce le difficoltà che molte vittime di stalking affrontano nel cercare giustizia e supporto, sottolineando l’importanza di un sistema giudiziario e istituzionale che sia veramente efficace nel proteggere chi denuncia abusi e persecuzioni.
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