Modern Times – Tempi moderni: 10 curiosità sul capolavoro di Chaplin che uscì 79 anni fa

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5 Febbraio 1936, data storica per il cinema perché viene proiettato per la prima volta Modern Times di Charlie Chaplin, approdato in Italia con la traduzione letteraria: Tempi Moderni.

La satira pungente dell’immenso artista inglese fa di questo film il simbolo mondiale dell’alienazione prodotta dal lavoro di fabbrica. Il protagonista compie gesti ripetitivi a ritmi disumani e le spersonalizzazioni della catena di montaggio minano le ragioni del povero Charlot, questa volta nei panni di un operaio meccanico.

  •  Charlie Chaplin voleva terminare il film in un modo diverso da quello che conosciamo. La ragazza sarebbe dovuta diventare suora per proteggersi dalle minacce del mondo ed il Vagabondo avrebbe intrapreso una strada solitaria, come da tradizione chapliniana. L’artista girò tutto il finale ma poi non si convinse, voleva che la pellicola desse un messaggio diverso.
  • Modern times è l’ultimo film in cui compare Charlot come personaggio. Come immagine apparirà ne Il grande Dittatore nelle vesti di un barbiere ebreo. Questa è una delle motivazioni che ha portato Chaplin a congedare col sorriso il suo personaggio più famoso.
  • Nel 2007 l’American Film Institute ha classificato Tempi Moderni al numero 78 tra i migliori film di tutti i tempi, nel 1998 lo classificò 81esimo
  • Negli anni ’30 non c’erano ovviamente i mezzi di oggi e quindi tutti i manifesti erano diversi nel mondo. L’artista che realizzò la locandina italiana fu il pittore cartellonista Anselmo Ballester, romano. Oggi le sue locandine (che non sono moltissime) possono valere anche 10mila euro. Tra gli altri lavori di rilevanza possiamo ricordare Ombre Rosse o Mr.Smith va a Washington, film candidato a 10 Premi Oscar.
  • Tempi Moderni segna il debutto cinematografico di Gloria DeHaven, storica pin-up degli anni ’40 e ’50 ma la povera losangelina non fu mai accreditata nella pellicola.
  • Le riprese del film iniziarono il 12 Ottobre del 1934 e terminarono dopo 10 mesi esatti, il 12 agosto 1935 ma la produzione, Charlie Chaplin stesso dunque, decise di aspettare il Febbraio del ’36 per lanciarlo
  • Modern Times è profondamente introspettivo e il messaggio è chiarissimo. Una pellicola forte e grintosa. Fonte di ispirazione per la stesura del film fu una pazzesca conversazione tra 2 simboli del ‘900: Charlie Chaplin, ovviamente, ed il Mahatma Gandhi. Sia il Vagabondo che l’Avvocato di Gujarat pensavano che le macchine avrebbero preso il sopravvento sull’umanità.
  • Il titolo originale del film non doveva essere questo, Chaplin aveva scelto The Misses.
  • Dicevamo dell’impatto sociale di Modern Times, impatto che non passò inosservato alle autorità, infatti questa pellicola fu usata dal Comitato della Camera per le Attività Antiamericane che Charles Chaplin fosse un comunista. Chaplin ha negato sempre questa politicizzazione del personaggio.
  • Il Festival di Cannes del 2003 si chiuse con la proiezione del film. La sala era gremita, un solo posto libero, illuminato da un faretto. Era un omaggio a Sir Charles Spencer Chaplin
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