Michael Bay è un ottimo regista: ecco perché!

E’ appena approdato al cinema con l’ultimo capitolo della saga dei robot-auto: Transformers 4, e prestissimo con una serie-tv su Italia 1, intitolata The Last ship, stiamo parlando di Michael Bay, un buon regista, molto spesso sottovalutato.

Michael Bay, in questi ultimi venti anni è diventato uno dei registi più acclamati di Hollywood, moltissimi i film nel suo repertorio con delle trame tra le più disparate, nel corso degli anni è riuscito a diventare un vero e proprio brand di successo, riuscendo a concernere come punto di fulcro in tutti i suoi film, lo strabiliante potere degli effetti speciali e quello del comparto visivo su larga scala, per cui Michael Bay non è certo un regista da sottovalutare.

 Grazie a Bad Boys, è stato anche lui a lanciare Will Smith

Intorno al 95 esce Bad Boys, diretto da Michael Bay, prodotto da Don Simpson e Jerry Bruckheimer (proprio lui l’ha voluto alla regia), vede come protagonisti gli attori Will Smith e Martin Lawrence. Bad Boys è sicuramente il primo film di spicco per Will Smith, un trampolino di lancio ottenuto anche grazie all’anno successivo, grazie ad Independence Day.

Ha fatto rimpiangere a Schwarzenegger di aver rifiutato The Rock

E’ proprio così, durante una recente intervista ad Arnold Schwarzenegger, lo stesso attore ha sentenziato che uno dei più grandi dispiaceri della sua carriera è stato rifiutare il ruolo in The Rock; se vale il detto non è tutto oro ciò che luccica, allora con Arnold successe l’inverso, infatti quando Bruckheimer e Bay si presentarono da lui avevano una sceneggiatura tutta disordinata, e per lo stesso attore fu sintomo di poca professionalità. 

Ha lanciato Nicholas Cage nei film d’azione

Se avete leggo la storiella di Arnold Schwarzenegger qui in alto, allora dovete anche sapere com’è finita!  Il film ebbe un successo stellare, tanto da lanciare Nicolas Cage come uno degli attori d’azione di punta di tutta Hollywood, nonché un punto di partenza per i film di questo genere, dopo l’ormai eclissare del genere action anni ‘70 ‘80 di autori come Hill e Milius.

A Michael Bay piace l’americanata

Forse qualcuno l’ha già intuito, stiamo per parlare di Pearl Harbor, con il quale Micheal Bay riesce a raggiungere finalmente una dimensione sua, ora diventa più razionale e come s’intuiva nel titolo “nazionalista”, tale da partorire Pearl Harbor dove celebra l’etica americana e la contrapposizione ai loro nemici. Non è certamente il Michael Bay che conosciamo oggi, ma qualcosa sta per mutare in lui.

Ora Michael Bay capisce la regola del successo

A volte ci si chiede quale sia la formula per il successo, molti risponderanno che non c’è, ma in realtà una linea guida c’è: quella di dare al pubblico ciò che vuole, e Michael Bay l’ha capito con il suo The Island, un lavoro davvero ben fatto, sia registicamente che sul comparto video/sonoro (con una colonna sonora da urlo), ma che purtroppo ancora oggi è il più sottovalutato di Bay; questo è risultante il punto di svolta del regista.

Il franchise Transformers

Michael Bay è un vero e proprio scopritore di talenti, con Transformers infatti lancia le stelle Shia Laboeuf, e Megan Fox. E’ grazie a Bay se questa saga è arrivata fin qui, riscuotendo film dopo film sempre più successo e più fans. Nel primo film della serie Transformers certamente Bay riesce ad assetare il pubblico, e riesce a definirsi per quello che è: un brand di successo, e lui un ottimo regista, che ha capito ciò che vuole la gente.

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