Michael B. Jordan, il talentuoso attore trentaseienne, ha debuttato dietro la macchina da presa con ‘Creed III’, un film che ha incassato oltre 275 milioni di dollari in tutto il mondo dopo l’uscita lo scorso marzo. Irwin Winkler, produttore del film, ha confermato che il seguito è già in fase di sviluppo e si desidera riportare Jordan alla regia, vista la sua brillante performance.
Michael B. Jordan alla Regia di ‘Creed IV’: Nuovi Successi in Vista per la Serie
Durante l’evento Deadline’s Contenders Film: Los Angeles, tenutosi sabato (18.11.23), Irwin ha affermato: “Al momento stiamo pianificando ‘Creed IV’. Abbiamo una storia davvero solida, un ottimo intreccio narrativo. Abbiamo subito un piccolo ritardo a causa degli scioperi, ma tra circa un anno entreremo in fase di pre-produzione.”
Confermando il ritorno di Michael, interprete del ruolo principale di Adonis Creed nella serie, alla regia, ha aggiunto: “Lo sarà. Ha fatto un lavoro straordinario, si è dimostrato a suo agio dietro la macchina da presa.”
La partner di produzione, Elizabeth Raposo, ha aggiunto: “Siamo solo contenti che questo sia stato un successo e che la gente voglia vederne di più.”
La serie di film è uno spin-off della saga di ‘Rocky’ e finora ha incassato oltre 663 milioni di dollari in tutto il mondo.
Irwin ha elogiato la “splendida visione” della serie nel mantenere collegamenti con il mondo di ‘Rocky’, offrendo al contempo un’esperienza “completamente nuova e diversa”.
Ha dichiarato riguardo a ‘Creed III’: “Michael e il team creativo hanno avuto fin dall’inizio la splendida visione di creare un’esperienza completamente nuova e diversa per questo film.
“Doveva essere saldamente radicato in quello che tutti conosciamo dei film di Creed e Rocky… doveva avere grandi scene d’azione, di boxe, ma abbiamo anche esaminato approfonditamente che tipo di film stavamo realizzando.
“E molto di questo, quei primi giorni con Michael, sono stati dedicati a plasmare come stavamo guardando il personaggio di Damian, motivo per cui credo che tutti abbiano risposto alla profondità, non solo sulla carta, ma anche sullo schermo. Si trascorre metà del film provando profonda simpatia per lui e comprendendone la vulnerabilità.”