Non paga di aver saccheggiato il mondo dei libri, dei fumetti, delle fiabe e via dicendo, Hollywood, la fabbrica dei sogni (di altri…), ha cominciato a rivolgere la sua attenzione verso un diverso mondo delle idee. Niente a che vedere con l’iperuranio platonico, ovviamente (gli dei ce ne scampino!).
Questo nuovo, fruttifero lido, non è altro che l’universo videoludico. Tonnellate di titoli di ogni genere non attendono altro che essere trasposti sul grande schermo per farsi conoscere anche da chi ha poca familiarità con oggetti quali controller e console. Si parla già da diversi mesi delle trasposizioni cinematografiche di “Dead Rising”, “Assassin’s Creed”, “Splinter Cell”, “Dead Island” solo per citarne alcune. Ebbene, tra tutti i titoli illustri scelti per subire questa mutazione quasi kafkiana, uno risalta in maniera particolare: “Metal Gear Solid”.
La trama del gioco in questione, creato da Hideo Kojima e prodotto dalla Konami, non è di facile spiegazione anche perché il primo esemplare della serie, chiamato semplicemente “Metal Gear”, è uscito nel lontano 1987 e da allora hanno visto la luce ben 30 titoli, compresi spin-off, espansioni, extra, edizioni speciali e fumetti digitali. L’ultimo di questa lunga lista, sarà disponibile a partire da Settembre prossimo.
Il protagonista, divenuto un’icona, è una sorta di agente segreto dal nome improbabile: Solid Snake. Chi è appassionato non solo di videogiochi ma anche di cinema, non tarderà a cogliere la neppure tanto sottile citazione. Infatti, il personaggio è ispirato allo Jena “Snake” Plissken interpretato da Kurt Russell in “1997: Fuga da New York” (1981) e “Fuga da Los Angeles” (1996), pellicole dirette dal maestro dell’horror, John Carpenter.
A produrre il film per la Sony Pictures saranno Ari e Avi Arad, mentre il regista sarà Jordan Vogt-Roberts (“The Kings of Summer”, 2013). Di questi giorni è la notizia che ad occuparsi dello script sarà Jay Basu, conosciuto per aver lavorato a “The Lost Dinosaurs” (2012), “Fast Girls” (2012) e il prossimo venturo “Monsters: Dark Continent”, sequel di “Monsters” (2010). Basu è inoltre coinvolto nel progetto della Universal Pictures chiamato Monsters Movie Shared Universe.
I videogiochi non fanno che diventare sempre più simili ai film mentre i film imitano sempre più spesso i videogiochi. Ormai tutto o quasi sa di già visto/già fatto. Siamo di fronte al declino inevitabile della settima arte o queste idee riciclate riusciranno a dare nuova vita al cinema?
Non ci resta che aspettare e vedere…