L’attore veterano, Matthew Modine, esprime la sua opposizione al recente accordo tra SAG-AFTRA e AMPTP, sollevando dubbi sulla gestione dell’Intelligenza Artificiale nel settore dell’intrattenimento.
Matthew Modine Alza la Voce contro il Patto SAG-AFTRA – AMPTP
Modine, membro del National Board di SAG-AFTRA, ha manifestato disaccordo con l’intesa raggiunta, principalmente a causa del tema che ha protratto lo sciopero di 118 giorni: l’Intelligenza Artificiale. In una dichiarazione dettagliata, l’attore di Stranger Things ha espresso la sua intenzione di non votare a favore della ratifica dell’accordo, sostenendo che “il consenso, in questo contesto, è tirannia”.
Affermando di sentirsi “moralmente obbligato a stare al fianco e proteggere i membri della categoria, specialmente coloro che iniziano la loro carriera, quelli incapaci di difendersi e, in questo caso, le loro identità, le loro voci e la loro fisicità, dal venire strappate via da una tecnologia che nessuno comprende appieno”, Modine ha aggiunto:
“È necessario avvertire i membri di non acconsentire ai termini di impiego definiti all’interno di questo contratto. Acconsentire a questi termini equivale a una pre-negoziazione che prenderà il controllo del futuro finanziario e creativo di ogni membro di SAG-AFTRA. Il consenso è resa.”
Modine ha citato un episodio recente di 60 Minutes dove Geoffrey Hinton, considerato “Il Padrino dell’IA”, ha messo in guardia contro i rischi dell’Intelligenza Artificiale (dove un’intera classe di persone rischia la disoccupazione mentre l’IA prende il controllo dei loro lavori), aggiungendo:
“Il consenso, in questo contesto, è tirannia. È sottomissione. Se ratificato, i membri di SAG-AFTRA che acconsentiranno verranno sfruttati digitalmente in modi non chiaramente definiti e attualmente al di là delle nostre singole capacità di controllo. Il governo degli Stati Uniti, con tutte le sue risorse, non sa come creare delle linee guida per l’IA per proteggere i cittadini. SAG-AFTRA certamente non ha le risorse finanziarie o la tecnologia per gestire lo tsunami dell’IA che sta impattando l’industria dell’intrattenimento.”