Mattel nei guai, bambole Wicked con un link a un sito pornografico

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La Mattel, gigante dei giocattoli, è finita nell’occhio del ciclone a causa di un grave errore che ha coinvolto una linea di bambole promozionali ispirate al film Wicked. La controversia riguarda un URL stampato sulla confezione delle bambole, che invece di indirizzare i consumatori al sito ufficiale del film, li portava su un sito web pornografico. Questo incidente ha spinto una madre della Carolina del Sud a intentare una class action contro l’azienda, accusandola di aver causato danni emotivi a lei e alla figlia minorenne.

L’errore di stampa e le dichiarazioni di Mattel

Secondo i documenti presentati in tribunale, l’errore è emerso quando la figlia della querelante ha visitato il sito indicato sulla confezione, trovandosi di fronte a contenuti espliciti. La madre ha dichiarato che se fosse stata a conoscenza del problema, non avrebbe acquistato il prodotto.

Mattel ha rilasciato una dichiarazione martedì scorso, spiegando l’accaduto. L’intento era quello di indirizzare i clienti al sito ufficiale del film, WickedMovie.com, ma un errore di stampa ha invece collegato il prodotto al sito di un distributore di film per adulti. Per rimediare, l’azienda ha ritirato i giocattoli dagli scaffali dei negozi e ha consigliato ai clienti di eliminare o oscurare il link stampato sulla confezione.

“Siamo consapevoli dell’errore di stampa e stiamo lavorando per correggerlo”, ha affermato Mattel, sottolineando che la maggior parte delle bambole erano state vendute negli Stati Uniti.

Le accuse della querelante

La madre che ha intentato la causa sostiene che la Mattel non abbia offerto un rimborso quando è stata contattata per il problema. La class action evidenzia come l’esposizione ai contenuti espliciti abbia causato “stress emotivo” sia a lei che alla figlia:

“Le immagini viste erano esplicitamente hardcore e inappropriate. Questo ha causato un profondo disagio a entrambi.”

Secondo la querelante, l’incidente è un esempio di negligenza da parte dell’azienda, che avrebbe dovuto assicurarsi della correttezza delle informazioni stampate sul prodotto.

Il punto di vista della Universal Pictures

La Universal Pictures, distributore del film Wicked, ha commentato l’accaduto attraverso Michael Moses, direttore marketing. Moses ha dichiarato che l’episodio non dovrebbe compromettere il successo del film:

“Non credo che tutta la stampa sia buona stampa, ma penso che questo sia più un aneddoto che una minaccia reale per il desiderio di vedere il film.”

Il successo di Wicked al botteghino

Nonostante la controversia, il film Wicked ha avuto un debutto brillante nei cinema, raccogliendo 112 milioni di dollari nel weekend di apertura. Adattamento del celebre musical di Broadway, il film racconta le origini delle streghe di Oz, con protagoniste Ariana Grande nel ruolo di Glinda e Cynthia Erivo in quello di Elphaba. Ad oggi, il film ha incassato 360 milioni di dollari a livello globale, confermandosi un successo di pubblico.

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Fonte: cb
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