Martin Scorsese difende la lunga durata di Killers of the Flower Moon

Il Maestro del Cinema Martin Scorsese Sfida gli Standard Temporali e Invita a Rispettare il Cinema riguardo Killers of the Flower Moon.

Martin Scorsese ha difeso la lunga durata del suo film “Killers of the Flower Moon”. Il leggendario regista ha realizzato un nuovo epico western di ben 206 minuti, ma non crede che ciò dovrebbe scoraggiare il pubblico, specialmente in un’epoca in cui molte persone passano ore a guardare serie TV.

Martin Scorsese Difende la Lunga Durata di ‘Killers of the Flower Moon’

Scorsese ha dichiarato al quotidiano Hindustan Times: “La gente dice che dura tre ore, ma suvvia, puoi sederti di fronte alla TV e guardare qualcosa per cinque ore. Inoltre, molte persone guardano il teatro per 3,5 ore. Sul palco ci sono attori veri, non puoi alzarti e girare in giro. Diamo rispetto a ciò. Diamo rispetto al cinema.”

“Killers of the Flower Moon” sarà rilasciato al cinema questo mese e sarà disponibile anche in streaming su Apple TV+, anche se Scorsese preferirebbe che il pubblico lo vedesse sul grande schermo.

Il regista ottantenne ha dichiarato: “Nel caso di ‘Killers of the Flower Moon’, dovrebbe essere visto al cinema. Stiamo cercando di fare un blockbuster? No, stiamo realizzando un film che dovrebbe essere visto sul grande schermo. “Altri film che ho realizzato? Forse no. A volte, è anche merito del film se riesce a essere coinvolgente su uno schermo più piccolo, è interessante. ‘Killers’ potrebbe essere visto su uno schermo più piccolo, ma per immergersi veramente, dovresti prenderti il tempo.”

Scorsese ha diretto film come “Quei bravi ragazzi” e “The Wolf of Wall Street” durante una carriera di successo nell’industria cinematografica e ha svelato il suo approccio alla regia.

Ha spiegato: “Ho giocato con ogni film in modo da poter trovare un nuovo modo per raccontare la storia. A volte, una storia senza una trama. Mi piacciono le trame, ma spesso le trovo noiose da creare. Devi trovare il modo visivo e uditivo per raccontare una storia attraverso il cuore. Le immagini e i suoni dovrebbero riflettere come ti senti. E questo significa montare o non montare, quando non tagliare.”

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