Lo Hobbit: La Battaglia Delle Cinque Armate – Tre fan alla première di Londra

Si sta per concludere, tra poche ore, un incredibile viaggio cinematografico: quello di Peter Jackson nella Terra Di Mezzo, nel mondo creato dal grande scrittore Tolkien, con la serie di libri che è il fantasy per antonomasia. Il Silmarillion, Lo Hobbit, e Il Signore Degli Anelli. Dopo la prima, epica trilogia, tocca al capitolo finale di Lo Hobbit, ovvero La Battaglia Delle Cinque Armate, chiudere il cerchio. Billy Boyd fa da colonna sonora mentre si completa questo pezzo, che sarà la nostalgia anticipata sia dell’autrice che di molti altri. Alcuni di questi “altri” li conosciamo, e tra questi c’è stato addirittura qualcuno che ha affrontato un viaggio (in)aspettato per essere tra i duemila fortunati fans che hanno assistito alla sfilata sul red (o green, in effetti, richiamando i colori predominanti della Contea di Bilbo e Frodo) carpet di Londra. La première di Lo Hobbit: La Battaglia Delle Cinque Armate è stata vissuta in maniera particolare da Alice, Flora e Alessandro del gruppo cosplay tolkeniano La Quarta Era.

Cominciamo a parlarne con i tre ragazzi: cosa porta a seguire un evento del genere? «L’onda del “Si fa? Si fa!”», ci spiega Alice (cosplayer che indossa i panni del nano Kili) in poche parole che racchiudono la semplicità e l’entusiasmo per una cosa del genere, «Ci siamo entusiasmati a vicenda, in poco tempo eravamo alla ricerca di voli e ostello». Flora (una splendida Arwen) le fa eco: «L’idea di vedere le mie leggende a pochi centimetri di distanza era troppo entusiasmante per rifiutare», mentre Alessandro (l’implacabile Witchking) non riesce ancora a digerire la sbornia emozionale: «Le possibilità di incontrare gli attori erano molto basse, ma quando mi sono trovato Ian (Ian McKellen, ndr), davanti… Il mio sogno si è realizzato. Lui era magico». È una questione emozionale, vivere un evento simile, essere testimoni diretti di qualcosa che innegabilmente ha fatto la storia del cinema: Peter Jackson è stato in grado di trasporre sul grande schermo un mondo che sembrava impossibile da rendere così visibile, ma soprattutto di offrire un incredibile immaginario a chi aveva visitato la Terra Di Mezzo solamente attraverso i libri.

E a proposito, come può essere stato, per dei fans di questo calibro, vivere la trasposizione cinematografica nella sua interezza? «Ho grandi aspettative», dice Alice, che continua raccontandoci di come ha scoperto il mondo della Terra Di Mezzo: «Inizialmente ho visto Il Signore degli anelli, ho seguito la saga al cinema e in tv quando ero ancora una ragazzina. Mi appassionava, ma senza approfondire troppo. Con l’annuncio de Lo Hobbit al cinema ho rispolverato questa passione con più maturità. Ho amato il libro, ma riconosco che sia una favola». In effetti, chi ha avuto occasione di leggere il libro e poi vedere il film, ha indubbiamente notato il tono profondamente divertente: da un lato uno scritto molto più leggero e decisamente meno epico, dall’altro una resa quasi “carica” sul grande schermo. «Devo dire che l’impegno dimostrato da Jackson è stato addirittura superiore a quello della prima trilogia» azzarda Flora in maniera più forte, «e il risultato è stato fantastico. Ha commesso alcuni errori (che non riporteremo per evitare spoiler, ndr), ma l’atmosfera di musiche, attori, panorami, emoziona anche una tolkeniana convinta come me». A quanto pare però, le emozioni forti sono fondamentali per Alessandro: «[Peter Jackson] è l’unica persona al mondo che è riuscita a far diventare reale il mio mondo, quello detta Terra Di Mezzo, quindi posso solo che amare con tutto il cuore il suo lavoro».

L’emozione di questi tre ragazzi è palese: hanno ancora negli occhi la sfilata degli attori, le foto, gli autografi, materiale incredibile per un appassionato di cinema: incontrare i propri interpreti preferiti, quelli che hanno dato vita alle avventure di celluloide che sono nel cuore e che per sempre lo saranno, è qualcosa che rimane dentro per tutta la vita, segnandola indelebilmente.

Non resta che andare al cinema a vedere Lo Hobbit: La Battaglia Delle Cinque Armate, e chiudere il cerchio di una incredibile avventura.

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