L’assassino di Sharon, Sangare nelle canzoni di Ernia e Izi

L'assassino Moussa Sangare e il Suo Passato da Rapper con Izi ed Ernia, la canzone.

Immagine L’assassino di Sharon, Sangare nelle canzoni di Ernia e Izi

Un’ora di terribile inquietudine è stata quella vissuta da Sharon Verzeni prima della sua morte, come ricostruito dagli inquirenti e dallo stesso omicida, Moussa Sangare. Il trentunenne, ora accusato di omicidio premeditato aggravato da futili motivi, ha confessato i dettagli agghiaccianti del suo crimine durante un interrogatorio con le forze dell’ordine.

Omicidio Senza Motivo: Il Racconto Scioccante di Moussa Sangare su Sharon

Secondo quanto riportato, Sharon Verzeni era in compagnia delle sue cuffie, immersa nella contemplazione del cielo stellato, quando Sangare l’ha avvicinata con un coltello, puntando direttamente al cuore. Le ultime parole di Sharon, «Perché, perché?», erano un disperato tentativo di comprendere il motivo di un attacco così insensato. Prima di infliggerle il primo colpo, Sangare le aveva detto: «Scusa per quello che ti sto per fare», un’ammissione inquietante di premeditazione.

L’assassino Moussa Sangare e il Suo Passato da Rapper con Izi ed Ernia

Durante l’interrogatorio, Sangare ha descritto la sua azione con uno slang caratteristico del mondo del rap, una parte del suo passato che aveva tentato di coltivare. Infatti, il 31enne aveva tentato di intraprendere la carriera di rapper prima di compromettere la sua vita con questo terribile crimine. I carabinieri di Bergamo e il pm Emanuele Marchisio hanno ascoltato il racconto di Sangare, che ha dichiarato di aver agito spinto da un’ossessione, avendo passato una serata con gli amici senza consumare droghe o alcol come di consueto. Questa ossessione, combinata con il suo stato d’animo alterato, lo ha portato a decidere di uscire di casa armato di coltello con l’intento di uccidere qualcuno.

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Sangare, noto per le sue collaborazioni nel mondo del rap, aveva partecipato alla canzone “Scusa” con il rapper Izi (Diego Germini), dove cantava un ritornello riflessivo sul proprio fallimento e le sue scuse. I testi della canzone, “Scusa se non riesco mai a cambiare… Scusa se la mia vita è scritta male”, riflettono un senso di rimpianto e auto-critica che sembra ironicamente contrastare con il suo comportamento violento.

Sharon Verzeni era vittima di un attacco insensato e gratuito da parte di qualcuno che aveva un passato contraddittorio e complesso. Il caso di Moussa Sangare sottolinea una tragica dissonanza tra la sua vita passata e l’atto di violenza che ha commesso. L’omicidio di Sharon rimane un caso inquietante e inspiegabile, un esempio di come le apparenti normalità possano nascondere terribili sorprese.

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Fonte: msn Rai
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