L’attore Shia LeBeouf dopo che si è presentato con un sacchetto di carta sopra la testa (“I am not famous anymore”)alla premiere a Berlino, ha dichiarato che non sarà presente alla prima del film a New York a causa di un “conflitto di programmazione”. Non da meno il regista Lars Von Trier che dopo la sua affermata “comprensione” verso Hitler che lo ha bandito da Cannes nel 2011, è rimasto fedele alla decisione di non rilasciare commenti pubblici. Insomma, di entrambi i personaggi alla presentazione del primo volume di “Nymphomaniac” a New York, nessuna traccia! Tutti i riflettori del MoMa (Museum of Modern Art) erano puntati quindi sui “fedeli” collaboratori Charlotte Gainsburg ( Melancholia e Antichrist) e Stellan Skarsgard, e su Uma Thurman, Christian Slater e l’esordiente Stacy Martin, che per la prima volta hanno collaborato con il controverso regista.
Non sorprende alla fine, che il compito primario del cast presente, è stato quello di aggiornare una stampa particolarmente desiderosa di approfondimenti sui vari i meccanismi relazionali durante le riprese e difendere il lavoro del regista. Gli attori infatti sono coinvolti sin dall’inizio un dibattito piuttosto caldo riguardo alla “simulazione” (vera o no) di alcune scene. Ciascuno di loro ha quindi rilasciato opinioni riguardo al tema trattato e alla particolare figura di Von Trier.
“Ogni volta Lars riesce a portarmi in luoghi nuovi. Sarei contenta di collaborare di nuovo con lui ma credo che questa sia l’ultima volta. Dopo tre volte penso che sappia tutto di me!” dice la Gainsburg. Skarsgard invece ha dichiarato che il film, “tratta la sessualità per quello che è, ossia un normale comportamento umano“. Slater invece hanno espresso il suo parere riguardo al lavoro dello stesso Von Trier come regista, da sempre suo fan ha ammesso che “una volta conosciuto il tema, non potevo non accettare la sfida!”.